Con la recente circolare n. 123 del 5 settembre 2025, l’Inps ha ufficializzato le modifiche al Bonus asilo nido, un intervento che amplia in modo significativo la platea dei beneficiari e semplifica le procedure per le famiglie. Il decreto-legge n. 95/2025, convertito nella legge n. 118/2025, ha infatti esteso il contributo non più solo alle rette per la frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati, ma a un ventaglio più ampio di servizi educativi per l’infanzia riconosciuti dalle normative regionali.
I nuovi servizi inclusi nel Bonus
Le novità riguardano l’inclusione di diverse tipologie di strutture, oltre ai tradizionali asili nido. Ora rientrano nel Bonus asilo nido anche:
- Nidi e micronidi, strutture che accolgono bambini tra i 3 e i 36 mesi per promuoverne la cura, la socializzazione e lo sviluppo. Per “micronido” si intende una struttura in grado di ospitare da un minimo di 6 a un massimo di 24 bambini.
- Sezioni primavera, dedicate ai bambini dai 24 ai 36 mesi, che fungono da ponte educativo verso la scuola dell’infanzia.
- Servizi integrativi, come gli spazi gioco e i servizi educativi domiciliari, purché abilitati e regolamentati a livello regionale.
È importante sottolineare che sono escluse le spese per servizi non strettamente educativi, come i centri per bambini e famiglie, i servizi ricreativi, il pre-scuola e il post-scuola.
La novità operativa: ultrattività delle domande
La principale innovazione, operativa dal 1° gennaio 2026, è l’introduzione dell’ultrattività delle domande. Questo significa che le richieste di contributo, una volta presentate e accolte, saranno valide anche per gli anni successivi, fino al mese di agosto dell’anno in cui il bambino compie 3 anni.
Questa misura riduce notevolmente la burocrazia per i genitori, che non dovranno ripresentare la domanda ogni anno, ma solo confermare le mensilità per il nuovo anno scolastico, previa verifica dei requisiti.
Per richiedere il bonus, è necessario allegare la ricevuta di almeno una retta pagata. Per gli asili pubblici, a pagamento posticipato, è sufficiente l’iscrizione o l’inserimento in graduatoria. In caso di contributo domiciliare per gravi patologie croniche del bambino, occorrerà presentare la certificazione del pediatra.
Per ulteriori dettagli, si invita a consultare la circolare Inps n. 123 sul sito ufficiale dell’Istituto.
Gli importi del contributo
L’importo massimo annuale del contributo è fissato in 3.600 euro e viene calcolato in base alla data di nascita del bambino e al valore dell’Isee per prestazioni ai minorenni. In assenza di Isee, si ha diritto all’importo minimo.
Per i bambini nati a partire dal 1° gennaio 2024:
- 3.600 euro annui (dieci rate da 327,27 euro e una da 327,30 euro) con Isee minorenni fino a 40.000 euro.
- 1.500 euro annui (dieci rate da 136,37 euro e una da 136,30 euro) con Isee non presente, difforme, o superiore a 40.000 euro.
Per i bambini nati in data antecedente al 1° gennaio 2024:
- 3.000 euro annui con Isee minorenni fino a 25.000,99 euro.
- 2.500 euro annui con Isee minorenni tra 25.001 e 40.000 euro.
- 1.500 euro annui con Isee non presente o superiore a 40.000 euro.