L’agricoltura cilentana è sempre più piegata dall’emergenza cinghiali, un fenomeno che da problema ambientale si è trasformato in vera e propria questione economica e sociale.
La situazione a Monteforte Cilento
L’ultima segnalazione arriva da Monteforte Cilento, dove un agricoltore ha denunciato la distruzione di oltre 300 piante di vite, completamente private dei grappoli. Gli ungulati hanno divelto i teli di protezione e superato persino la recinzione elettrificata predisposta per difendere i filari. Le incursioni notturne hanno colpito anche altre colture, con rami spezzati, raccolti inesistenti e danni ai fichi, prodotto di eccellenza del Cilento e simbolo dell’agricoltura locale. La perdita di interi raccolti non rappresenta soltanto un danno individuale, ma incide sull’intera filiera agricola e sulle produzioni tipiche riconosciute con marchi Dop e Igp, pilastro dell’economia del territorio.
Montano le proteste
Sempre più agricoltori denunciano una situazione insostenibile, fatta di investimenti persi e aziende a rischio chiusura. Le proteste si moltiplicano nei comuni cilentani, dove cresce la richiesta di risposte urgenti da parte dell’Ente Parco e delle istituzioni competenti. Senza interventi immediati ed efficaci, avvertono i coltivatori, l’equilibrio economico e sociale del Cilento rischia di subire danni irreversibili.