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Cannalonga, “Anfibi e rettili del Cilento”: piccoli custodi della biodiversità. Le interviste

L’evento, organizzato dalla Pro Loco dei Laghi di Cannalonga, ha riunito esperti, ricercatori e appassionati per discutere l’importanza della tutela di questi affascinanti vertebrati

A cura di Raffaella Giaccio
Pubblicato il 19 Maggio 2025
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Si è svolto domenica scorsa, nel comune di Cannalonga, il convegno “Anfibi e Rettili del Cilento: biodiversità da conoscere e salvaguardare”. L’evento, organizzato dalla Pro Loco dei Laghi di Cannalonga, ha riunito esperti, ricercatori e appassionati per discutere l’importanza della tutela di questi affascinanti vertebrati, spesso trascurati ma fondamentali per l’equilibrio degli ecosistemi locali.

Il Parco del Cilento scrigno di biodiversità

Il Parco Nazionale del Cilento è un’area di straordinaria biodiversità, con una varietà di habitat che spaziano dalle coste mediterranee alle faggete montane. In questo contesto, si trovano numerose specie di anfibi e rettili, alcune delle quali endemiche dell’Italia. Tra gli anfibi spiccano la Salamandrina dagli occhiali (Salamandrina terdigitata), l’Ululone dal ventre giallo (Bombina pachypus) e la Rana italica. Tra i rettili, si segnalano il Cervone (Elaphe quatuorlineata), il Biacco (Coluber viridiflavus) e la Natrice (Natrix natrix).

Ecco cosa è emerso dal convegno

Durante il convegno, gli esperti hanno evidenziato le principali minacce che incombono su anfibi e rettili nel territorio cilentano. Il cambiamento climatico, con l’aumento delle temperature e la riduzione delle precipitazioni, sta alterando gli habitat naturali, mettendo a rischio soprattutto le specie che dipendono da ambienti acquatici temporanei. Inoltre, l’abbandono delle pratiche agro-silvo-pastorali tradizionali porta al degrado di abbeveratoi e vasche in pietra, che rappresentano siti riproduttivi cruciali per molte specie di anfibi.

Un ulteriore pericolo è rappresentato dalle infrastrutture artificiali, come canali di irrigazione e griglie, che possono intrappolare gli animali durante i loro spostamenti, causando un drastico declino delle popolazioni.

Le azioni possibili per salvaguardare l’ambiente

Il convegno ha sottolineato l’importanza dell’educazione ambientale e della sensibilizzazione della popolazione locale. Conoscere la biodiversità del proprio territorio è il primo passo per proteggerla. Iniziative come escursioni guidate, laboratori didattici e campagne informative possono contribuire a creare una cultura della conservazione e a promuovere comportamenti sostenibili.

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