Una vivace polemica è scoppiata ad Alfano in merito all’accessibilità della piscina comunale. L’attivista Christian Durso ha infatti sollevato una ferma protesta nei confronti dell’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Elena Anna Gerardo, segnalando l’impossibilità per i cittadini con problemi di mobilità , in particolare quelli in carrozzina, di accedere in modo sicuro alla vasca. Il nocciolo della questione risiede nell’assenza di un servizio di sollevamento adeguato, dispositivo essenziale per garantire l’inclusione e la piena fruibilità della struttura a tutti.
La denuncia
La denuncia di Durso, formalizzata in una nota indirizzata direttamente al primo cittadino, pone l’accento sull’esclusione di una parte della cittadinanza dal servizio pubblico sportivo. Dinanzi alla segnalazione, la risposta del palazzo di città ha fornito una spiegazione sulla dotazione attuale dell’impianto. Le autorità comunali hanno precisato: «Allo stato non si è dotato l’impianto di ulteriori particolari attrezzature e dispositivi non essendosi proposta tale necessità in riferimento all’utenza prevalente che è formata da residenti in Alfano o domiciliati in Alfano».
La diffida
Tale dichiarazione, tuttavia, non ha placato l’attivista, il quale ha diffidato l’Ente richiedendo interventi a prescindere dal numero di iscritti con disabilità . A sostegno della posizione di D’Urso è intervenuto anche il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani. L’organizzazione ha espresso una posizione critica, evidenziando come l’atteggiamento dell’amministrazione comunale di Alfano possa configurare una potenziale lesione di principi fondamentali. Il Coordinamento ha infatti segnalato che la condotta potrebbe configurare una «possibile violazione dei principi di buona amministrazione, parità di trattamento e imparzialità sanciti dall’art. 97 della Costituzione, nonché un possibile inadempimento agli obblighi di legge in materia di sicurezza e accessibilità ».
L’intervento ha portato alla richiesta formale di chiarimenti in merito alla conformità della piscina alle normative vigenti e all’infrastruttura stessa. Nonostante il vicesindaco Tonino Speranza si sia dichiarato disponibile a intervenire per gli adeguamenti necessari, la diffida presentata da Durso e il supporto del Coordinamento Docenti mantengono alta l’attenzione sulla necessità di garantire immediatamente l’accessibilità della struttura pubblica.
Che cacca