Cilento

Agropoli, 7 antichi libri per 7 storiche testimonianze sulla presenza di San Francesco d’Assisi, sul “Miracolo dei Pesci” e sulla fondazione del Convento

La storia

Ernesto Apicella

5 Luglio 2020

In questo articolo vi propongo le ultime ricerche che ho effettuato su sette antichi libri di alto valore storico, che testimoniano la presenza di San Francesco d’Assisi nel 1222 ad Agropoli, il “Miracolo dei pesci” e la volontà del Santo d’innalzare un Convento. Per la prima volta vi presenterò i testi originali, con le foto delle pagine nelle quali è menzionata la presenza di San Francesco d’Assisi ad Agropoli. Testimonianze storiche di alto valore, stampate in varie edizioni e in numerose Nazioni, che ci confermano, che quella che era raccontata come una semplice leggenda, è storia vera. Questi antichi libri insieme ai dipinti, agli affreschi, ai pannelli in ceramica, alle vetrate che ho ritrovato in questi ultimi anni in tutto il mondo, ci inducono a lavorare per l’attuazione di un progetto di recupero, riqualificazione, valorizzazione e promozione dei luoghi Santi agropolesi, che hanno visto la presenza di San Francesco d’Assisi nel 1219, quando incontrò San Daniele Fasanella, e nel 1222.

1) A.D. 1586

Padre Rodolfo da Tossignano ( A.F. Petro Rodulphio episcopus Tossinianensi) Teologo francescano, nato a Tossignano (BO) nel XVI secolo, morto nel 1601. Fu reggente del Convento di San Francesco di Bologna. Nel 1587 divenne vescovo di Venosa e nel 1591 di Senigallia.
La testimonianza è presente nella trilogia dal titolo:
Historiarum Seraphicae Religionis libri tres”, edito a Venezia nel 1586.
Nel libro secondo, nel capitolo dedicato alla “Custodia Principatus” a pagina 276 scrive:
“(…)Locus Agroboli, ibi est scopulus, ubi B.Franciscus praedicabat piscibus(…)”.
“(…)Località di Agropoli: li è lo scoglio, dove S. Francesco predicò ai pesci (…)”.

2) A.D. 1625-1654

A.R.P.F. Luca Waddingo (Wadding) Hiberno, Francescano, Storico: “Annales Minorum (Annali Minori). In quibus res omnes trium ordinum a s. Francisco institutorum ponderosius et ex fide as
seruntur, et praeclara quaeque monumenta ab obliuione vendicantur”.
(8 vol., Sumptibus Claudii Landry, Lugduni 1625-1654).
Volume secondo, pag. 40, seconda edizione del 1732: “(…) In Custodia Principatus extruxit locum Agroboli, Mariano Agripoli, postquam ex alto scopulo, populo durae fidei spectante, cofluentibus ad litus piscibus, praedicavit (…)”.
(…) Nella Provincia di Principato (S.Francesco) costruì un convento ad Agropoli, secondo Mariano (da Firenze) Agripoli, dopo che da un alto scoglio, alla presenza del popolo incredulo, (San Francesco) predicò ai pesci che confluivano in quel lido (…)”.

3) A.D. 1714

Marchese Perez Francesco Navarrete, Cavaliere dell’Ordine di San Giacomo e Membro del Real Consiglio di S.Chiara di Napoli, già Commissario di Campagna. Nel suo “Racconto istorico dell’antica, vera ed universale tradizione del sacro sacco di S.Francesco d’Assisi, e de’ prodigj operati verso de’ divoti per virtù del medesimo sacco, che si conserva in Montella, diocesi di Nusco in questo Regno di Napoli da’ rr. pp. Minori Conventuali”, edito nel 1714, nelle pagine 27 e 28 scrive: “ (…) Nella Città d’Agropoli edificò il Convento: quindi portandosi al vicino mare, salì su uno scoglio, e predicò la parola di Dio, accorsero i pesci a sentirlo: disse il Santo che quello scoglio, che l’avea servito da pulpito, benchè col tempo sarebbe mancato molto nella sua grandezza, con tutto ciò mai l’acqua lo avrebbe superato: e infatti benchè lo scoglio si veda quasi al pari coll’alto dell’acqua, tanto è mancato, per il continuo pigliarne de’ divoti: con tutto ciò, mai l’acqua giunge a superarlo, e coprirlo. Le pietre di quello scoglio, ridotte in polvere, sono sperimentate giovevoli contro la febbre (…)”.

4) A.D. 1728

  1. Candido Chalippe Recolletto, Religioso della massima ed estrema osservanza a San Francesco d’Assisi: “Vita del serafico Patriarca S.Francesco di Assisi”, 1728.

Nella seconda edizione del 1857, Libro quarto:“(…) Si partì al principio dell’anno 1222 per andar nella Terra di Lavoro, nella Puglia, e nella Calabria; e durante questo viaggio, il Signore di Lui si servì per operare gran Miracoli(…)”. A pagina 216:”(…) Gli abitanti d’Agroboli, che alla prima erano stati insensibili a’ suoi discorsi, furono da compuzione trafitti, e gli diedero un Convento, dopo d’esser veduti rimproverar la durezza de’ loro cuori da una quantità di pesci, che Iddio fece adunar intorno ad uno scoglio, d’onde Francesco predicava la verità, che quel popolo ascoltar non voleva. (…)”. Il libro fu tradotto dall’italiano allo spagnolo nel 1796 e dedicato all’eccellentissimo signore D.Manuel De Godoy. La traduzione in spagnolo: “(…) Los habitantes de Agroboli, que al principio se habian manifestado insensibles à sus discursos, quedaron llenos de compuncion, y le dieron un Convento, por haber visto repre hendida la pureza de su corazon por una cantidad de peces, que hizo Dios juntar en un escollo, donde estaba predicando Francisco las verdades, que el pueblo no queria escuchar. (…)”.

5) A.D. 1732

Costantino Gatta, Medico e Storico, “Memorie Topografiche-Storiche della Provincia di Lucania”, Napoli 1732.
Par. III, Cap.IV, pagina 295: “(…) In essa (Agropoli) il P.S.Francesco d’Assisi vi fondò un Monistero, ed operovvi gran maraviglie spezialmente allora quando mal gradito da quei Paesani, alieni di sentire la parola d’Iddio, egli per tanto si condusse al mare su di uno scoglio, ed ivi predicando accorse una gran moltitudine di Pesci, quasi ascoltarlo vollero; profetizzò indi che quel scoglio, che servito l’aveva da pulpito, benchè col tempo sarebbe mancato molto della sua grandezza, con tutto ciò l’acque non l’avrebbero mai superato. Il vaticinio si è puntualmente avverato; imperocchè consumato le pietre da quel masso da’ fedeli, che le prendono per divozione, avendole sperimentate di miracolatà virtù in guarir le febbri, e nonostante, che tal scoglio stia presentemente quasi al piano dell’acque, per qualsiasi turbazione o fortuna di mare, mai arrivano a coprirlo. (…).

6) A.D. 1795

Giuseppe Antonini, Avvocato e Storico, “La Lucania”, Discorsi”, Napoli 1795. Volume Primo, Parte Seconda, discorso Terzo, pagina 267: “(…) Su d’uno scoglio, mezzo miglio da qui lontano (da Agropoli), è posto un picciolo Monistero di Monaci Francescani, che perché lontano, né affatto vede il fiume, è stimato di buon aria. Dicono, che il luogo fosse stato eletto dallo stesso S. Francesco, e fino ne raccontano un miracolo, che altri potranno nelle Cronache di questa Religione osservare.(…)”;

7) A.D. 1901

Padre Florian, Cappuccino, titolo in italiano: “San Francesco Serafico nei Canti”, Cracovia (Polonia).
Nel luglio 2019, presentai un inedito libro ritrovato in Polonia, dal titolo: “Swiely Franciszek Seraficki w piesni”, composto da 283 pagine, correlato da numerose illustrazioni.
Il libro fu pubblicato dai Padri Cappuccini a Cracovia, il 21 febbraio 1901. E’ una raccolta di canti e racconti, che nei secoli sono stati dedicati a San Francesco d’Assisi. L’Autore del libro è Andrzej Janocha, nome religioso Florian (N. Haczów, 13 novembre 1855 – M. Cracovia, 16 marzo 1921). Cappuccino, predicatore, missionario popolare, guardiano, provinciale. Padre Florian era anche scrittore ascetico, scultore, pittore. Il disegnatore delle illustrazioni, che accompagnano il racconto della vita di San Francesco d’Assisi, è Walery Eljasz-Radzikowski (N. Cracovia, 13 settembre 1841 – M. Cracovia, 23 marzo 1905).
A pagina 175, l’autore parla esplicitamente del “Miracolo dei pesci” di San Francesco d’Assisi avvenuto ad Agropoli:
Nella piccola città di Agropoli, sul mare del nord, gli abitanti erano indifferenti agli insegnamenti di Francesco. Tuttavia, questo non ha scoraggiato il Santo, che ha tenuto dei sermoni per alcuni giorni. Ancora una volta, la gente si riunì per la scienza che aveva Francesco, in piedi sulla roccia, vicino al mare. Quando ha congedato con entusiasmo gli ascoltatori, che erano sordi ai suoi richiami, tutti videro una moltitudine di pesci che, radunandosi vicino al bordo roccioso, hanno tirato le loro teste sull’acqua ad ascoltare il sermone. Questo miracolo sorprese gli ascoltatori, che si pentirono. I residenti, pentiti dei loro atteggiamenti, cambiarono i costumi che prima erano molto frivoli e, a beneficio di Francesco, costruirono un monastero per i Frati Minori. Ascoltare e adempiere alla Parola di Dio migliora ogni persona. -Beati quelli che ascoltano e osservano la parola di Dio-“.
(Wmiasteczku Agroboli, nad morzem północnem, mieszkańcy okazywali się obojętnymi na nauki Franciszka. Nie zrażało to jednak Świętego, przez kilka dni miewał kazania. Raz więcej, jak zwykle, zgromadziło się ludu na naukę, którą miał, stojąc na skale, przy samem morzu. Gdy zaś z wielkim zapałem wyrzucał słuchaczom, że się głuchymi okazywali na jego upomnienia, wszyscy ujrzeli mnóstwo ryb, które skupiwszy się obok brzegu skalistego, powyciągały głowy nad wodę jakby dla słuchania kazania. Cud ten zdziwił słuchaczów i nareszcie poruszył do skruchy. Mieszkańcy, pobudzeni do pokuty, zmienili obyczaje przedtem bardzo skażone, a dla wynagrodzenia Franciszkowi, że nie odrazu z jego nauk zbawiennych korzystali, wystawili klasztorek dla Braci Mniejszych.
Słuchanie i wypełnianie Słowa Bożego udoskonala każdego człowieka. Gdy nie jesteś na kazaniu, przeczytaj koniecznie z książki ascetycznej jaki ustęp i rozważ to dobrze, a potem wykonaj w praktyce.
 «Błogosławieni, którzy słuchają słowa Bożego i strzegą go».
Podczas kazania nie wychodź z kościoła).

 

Al testo troviamo correlato un bel disegno di Radzikowski.
La didascalia del disegno dice: “Ad Agropoli, sul mare, dice un racconto, che quando gli abitanti seguivano con indifferenza Francesco, videro molti pesci che ascoltavano Francesco”.
(W Agroboli nad morzem, mówi, którego gdy mieszkańcy z obojętnością słuchali, ujrzeli mnóstwo ryb słuchaj kazanie ących Franciszka).
Con queste importanti testimonianze storiche, concludo una prima parte di intenso lavoro, teso alla valorizzazione della storia agropolese. Nelle prossime settimane, sono in programma nuove e significative scoperte storiche.

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