La documentazione storica della nostra cittadina si arricchisce giorno per giorno, oggi ho il piacere di presentarvi una stampa datata tra il 1698 ed il 1703, la più antica finora conosciuta, che raffigura Agropoli nel suo massimo splendore economico e sociale. Questo ritrovamento che ho fatto, si aggiunge alla stampa del 1784, notizia che pubblicai nel 2011, ed al dipinto di Dominic Serres del 1790, che ritrovai nel 2016.
La prima stampa ritrovata ĆØ del 1784 ed ĆØ tratta dal libro: āPaesti, quod Posidoniam etiam dixere, ruderaā- (Rovine della cittaĢ di Pesto, detta ancora Posidonia), di Paolo Antonio Paoli (1720?–1790?). Il libro ĆØ stampato in bei caratteri a colonna, in italiano e latino. E’ composto da 65 tavole in rame assai ben intagliate da Volpato, da Bartolozzi e da altri ottimi artisti. L’edizione da cui ĆØ tratto il disegno di Agropoli ĆØ più esatta della prima, che pubblicò in Londra Thomas Major nel 1768. Il disegno, realizzato dalla spiaggia di Paestum, ci illustra: sulla destra, la Torre di Paestum e le barche dei pescatori; a sinistra, in lontananza la Torre di San Marco; al centro, la cittĆ diĀ Agropoli con la sua imponente fortificazione.
Il 2 marzo 2016 uscƬ sul quotidiano web InfoCilento l’articolo dal titolo:
āAgropoli, trovato un dipinto Inglese del ā700 raffigurante la Marina e la Torre diĀ Ā S. Francescoā. Nell’intervista annunciai il ritrovamento nella collezione dāarte del āYale Centre for British Artādi Hartford nel Connecticut (USA), di un dipinto inglese del 1790/91, denominato āAgropoli, the Temples of Paestum and Bay of Salernoā,Ā di Dominic Serres, noto pittore del XVIII secolo. Il dipinto ĆØ un acquerello su tela che mostra: a destra la Torre di S. Francesco, la Marina ed il borgo di Agropoli; al centro la collina di S. Marco, il monte Vesole ed il monte Calpazio; sulla sinistra una fregata della Royal Navy ed alcune barche da pesca e da trasporto agropolesi. Dominic Serres, l’autore del dipinto, ĆØ considerato uno dei più talentuosi ed influenti pittori di Marine del XVIII secolo. Allo scoppiare della Rivoluzione Francese nel 1789, Ferdinando IV aderƬ alla prima coalizione anti-francese, chiedendo la presenza nel Mar Tirreno della Royal Navy, comandata dallāAmmiraglio Horatio Nelson. A seguito della Royal Navy cāera Dominic Serres, in qualitĆ di pittore ufficiale. Le prove della presenza di Dominic Serres in Italia meridionale, sono supportate dal dipinto dedicato ad Agropoli e daĀ āGeneral View of the Environs of Naplesā, un acquerello su carta vergata 20.4 x 37.8, messo all’asta da āChristieā il 18 Novembre 1980. Eā probabile che, come si usava in quellāepoca, i suoi acquerelli siano stati abbozzati in loco e poi completati nel suo studio in Inghilterraā.
Oggi vi presento l’ultima stampa di Agropoli che ho ritrovato, si tratta di una china acquerellata del diametro di cm 10,5 circa, presente sul volume:āRegno di Napoli Anatomizzato dalla penna di D. Fran.co Cassiano de Silva, nobile milanese, fatica decennia, e singolare dal medesimo posta ai piedi dellāecc.mo Virrigo de Daun conte del Sac. Rom. Imp. Cav. Della Chiave dāOro Colonnello dāun Reg.nto dāInf. g. e. com.te delle truppe Cesaree e Cat. e VicerĆ© e Cap.no generale di questo Regnoā (1698-1703). In questo volume Francesco Cassiano de Silva illustra Napoli e 175 centri urbani del Regno, con numerose vedute accompagnate da interessanti annotazioni. Molte aree e cittĆ sono state rappresentate per la prima volta.
Francesco Cassiano de Silva (XVII/XVIII secolo), incisore lombardo di origine spagnola, fu attivo a Napoli tra la fine del XVII secolo e l’inizio del XVIII secolo, lavorando con gli editori più importanti di Napoli: Antonio Bulifon, Domenico Antonio Parrino, Luigi Mutio. Inoltre collaborò con Giovan Battista Pacichelli per la realizzazione dell’atlante “Il Regno di Napoli in prospettiva diviso in dodici province”, pubblicato nel 1703. Le sue prime opere furono le 20 carte geografiche realizzate nel 1691 per l’atlante “Accuratissima e nuova delineazione del Regno di Napoli” pubblicato da Bulifon nel 1692.
Nel disegno tondo, al disotto della scritta Agropoli, notiamo il Castello con tre torri e fortificazione, che sovrasta il borgo fortificato. Sulla destra, il Convento di San Francesco ed in basso il borgo marinaro. Il disegno, probabilmente, fu realizzato dalla spiaggia di Paestum, in lontananza quindi. Questo giustificherebbe la non precisa ubicazione della fortificazione e dei vari edifici agropolesi. Infatti, nella litografia incisa nel 1784, già descritta precedentemente, disegnata dalla spiaggia di Paestum, notiamo, anche in essa, un errato profilo di Agropoli. Per cui dobbiamo dedurre che la lontananza alterava la prospettiva giusta per la realizzazione del disegno. Le mappe e le viste illustrative di Cassiano de Silva sono la più grande collezione iconografica di disegni a mano del Regno di Napoli, prodotta nel periodo Illuminista.
La realizzazione di un Museo Civico nel Castello di Agropoli ci darebbe la possibilitĆ di allestire anche una Pinacoteca dove esporre dipinti e disegni di artisti locali ed una Biblioteca Storica, con annesso Archivio Fotografico, dove raccogliere tutti i documenti storici riguardanti Agropoli, prodotti sul nostro territorio o provenienti da altri archivi.