Cilento

Tensione sulla polizia locale: il consigliere Pesce interroga il sindaco di Agropoli sull’incarico al segretario comunale

Il Comune di Agropoli, esattamente come tre anni fa, si trova nuovamente al centro di un dibattito acceso riguardo l’organizzazione del Corpo di Polizia Municipale e, in particolare, la nomina del nuovo responsabile dell’Area 8 – Vigilanza e Polizia Locale. L’incarico ad interim, conferito al Segretario Generale, Francesco Minardi, dopo l’indisponibilità dell’uscente Antonio Rinaldi a proseguire il rapporto di lavoro oltre il 3 ottobre 2025, è oggetto di una dura interrogazione del consigliere comunale di minoranza Raffaele Pesce.  

Incarico ad interim e limiti operativi

Pesce critica apertamente la decisione del Sindaco, pur prendendo atto che l’incarico è stato circoscritto allo “svolgimento di attività amministrative comportanti la sottoscrizione di atti a rilevanza interna ed esterna non legati alle funzioni operative della polizia locale”. Secondo Pesce, non potrebbe essere altrimenti, citando un’ampia giurisprudenza che definisce i limiti e la specificità della funzione di comandante.  

I tre ufficiali ignorati e l’ufficiale a mezzo servizio

Il fulcro dell’interrogazione del consigliere Pesce risiede nella scelta di conferire l’incarico ad interim a una figura esterna alla polizia locale, quando all’interno del Corpo ci sarebbero “ben tre ufficiali” in grado di ricoprire il ruolo, anche solo temporaneamente.  

Gli ufficiali menzionati sono Sergio Cauceglia: Istruttore Direttivo, nominato Vice Comandante del Corpo con decreto n. 8619 del 12.3.2025, e che ha già rivestito il ruolo di Comandante; Ermanno Napoliello: che espleta la medesima funzione in altro Comune; Fabio Astone: che “ne ha comunque titolo”.  

Secondo il consigliere, l’amministrazione pretenderebbe che le funzioni operative siano “di fatto, espletate dal Vice-Comandante” (nominato dall’ultimo comandante a contratto e non dal Sindaco), ma senza conferire formalmente all’ufficiale il ruolo e le “prerogative del caso”. Pesce definisce tale approccio “irrispettoso” sia per l’importante ruolo di Comandante, sia per l’ufficiale che si trova ad avere i soli “oneri” ma senza gli “onori”.  

Il segretario comunale e il ruolo a tempo parziale

La critica si estende anche al Segretario Generale, figura che, a detta di Pesce, ha visto la sua disponibilità oraria per il Comune di Agropoli ridursi drasticamente. Già in un’interrogazione precedente, il consigliere aveva sostenuto che il Segretario “debba garantire la presenza giornaliera e continua nella casa comunale” per una città con le complessità amministrative di Agropoli.  

La nuova convenzione di segreteria associata riserva al Comune di Agropoli un orario di servizio limitato al 34% nel 2025, in calo rispetto al 52% del 2021 e al 43% del 2024. Per Pesce, gravare il Segretario di “ulteriore responsabilità” è una scelta antieconomica e controproducente.  

Il consigliere conclude denunciando una presunta “volontà di considerare Agropoli non degna né bisognevole della figura di un Comandante a tempo pieno, oltre che di un segretario Comunale generale a tempo pieno”, nonostante i “problemi di sicurezza, viabilità, edilizia, commercio” siano evidenti.  

L’Avv. Raffaele Pesce chiede formalmente che il Sindaco relazioni sull’argomento “nel corso del prossimo consiglio utile”.  

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