Con la fine di ottobre, l’Italia si prepara al tradizionale ritorno all’ora solare, un cambiamento che segna l’inizio del periodo in cui si cerca di ottimizzare la luce naturale disponibile durante le ore diurne. L’appuntamento con lo spostamento delle lancette è fissato per la notte tra l’ultimo sabato e l’ultima domenica di ottobre.
Quest’anno, la transizione avverrà precisamente alle 3 del mattino di domenica 26 ottobre 2025. In quel momento, gli orologi dovranno essere spostati indietro di un’ora.
La conseguenza immediata e più apprezzata è il “guadagno” di un’ora di sonno in più.
Benefici e conseguenze del cambio orario
Il principale risultato del ritorno all’ora solare è l’ottenimento di un’ora di luce naturale in più al mattino. Questo può avere effetti positivi sull’umore e sulla produttività nelle prime ore del giorno.
Tuttavia, il rovescio della medaglia è che la sera farà buio prima. Le giornate diventeranno progressivamente più corte con l’avanzare delle settimane, un fenomeno naturale tipico della stagione autunnale e invernale.
Per coloro che preferiscono la maggiore luminosità serale, la prospettiva del ritorno all’ora legale è fissata alla prossima primavera, quando a fine marzo si riporteranno in avanti di un’ora i nostri orologi.
Adattarsi al nuovo orario: ecco i consigli
Nonostante il cambio all’ora solare sia spesso percepito come meno “stressante” del passaggio all’ora legale – grazie all’ora di sonno in più che si guadagna – può comunque richiedere un breve periodo di adattamento per il nostro orologio biologico.
Per minimizzare gli effetti del cambio d’orario e facilitare la transizione, gli esperti suggeriscono alcune semplici misure.
Nei giorni immediatamente precedenti, si può iniziare ad anticipare leggermente l’orario del sonno, anche solo di 10-15 minuti alla volta, per abituare gradualmente il corpo al nuovo ritmo.
È inoltre fondamentale esporsi alla luce naturale al mattino appena svegli. Questo aiuta a regolare la produzione di melatonina, l’ormone del sonno, e a consolidare il nuovo ciclo sonno-veglia. Mantenere una routine costante per i pasti e l’attività fisica contribuisce ulteriormente alla stabilità del ritmo circadiano.