Il futuro del Punto Nascite dell’Ospedale di Sapri sembra finalmente prendere una direzione chiara, dopo mesi di incertezza e dibattito politico. La questione, che aveva generato grande preoccupazione tra i cittadini e gli amministratori locali, sembra ora avviarsi verso una possibile soluzione attraverso la richiesta di una deroga formale da parte della Regione Campania.
La verità sulla deroga: una richiesta regionale necessaria
Fin dall’inizio delle discussioni, il sindaco di Caselle in Pittari, Giampiero Nuzzo, aveva sostenuto che l’unica strada percorribile per scongiurare la chiusura del punto nascite fosse una richiesta di deroga formulata dalla Regione. Senza tale atto, il Ministero della Salute non avrebbe avuto margini di azione. Questa tesi è stata ” supportata e ancor meglio precisata dagli autorevoli interventi del sen. Iannone e dall’on. Imma Vietri attraverso comunicati stampa”.
Le smentite al Presidente De Luca e il ruolo della Regione
In questi mesi, il dibattito è stato acceso da diverse posizioni. In particolare, il presidente De Luca aveva ” in più di un’occasione accusava il Governo, parlando addirittura di ricatto dello stesso in relazione al piano di rientro, fino ad arrivare ad incitare i sindaci a recarsi presso il Ministero della Salute, indicato come unico responsabile della chiusura del punto nascita , per protestare contro lo stesso”. Tuttavia, la recente notizia, derivante da incontri con rappresentanti regionali e ministeriali, conferma che la soluzione risiede in ” una possibile deroga al provvedimento condizionata però all’invio , da parte della Regione Campania , di una richiesta formale ben motivata”. Questa evoluzione dei fatti smentisce le precedenti affermazioni e ribadisce la necessità di un’azione da parte della Regione.
La soddisfazione di Nuzzo: la salute oltre la politica
Il sindaco Giampiero Nuzzo ha espresso la sua soddisfazione per il percorso intrapreso, pur riconoscendo il ritardo. ” Ho ritenuto di fare queste precisazioni, non con spirito polemico ma per ristabilire la verità. Allo stesso tempo esprimo viva soddisfazione perché finalmente, anche se con ritardo , è stata intrapresa la strada giusta per scongiurare la chiusura dei punti nascita”. La sua posizione, ha rimarcato, è sempre stata basata sul merito e sulla convinzione che ” la salute è un diritto e non è un pretesto per fare politica”.