Negli ultimi anni la regione ha aumentato capacità e produzione da rinnovabili e, parallelamente, ha visto espandersi infrastrutture internet e servizi online che rendono possibili monitoraggio, scambio di dati, incentivi e nuovi modelli di consumo condiviso.
Il risultato è un ecosistema dove energia e digitale si potenziano a vicenda.
Dove siamo arrivati: i numeri delle rinnovabili in Campania
Secondo i dati ufficiali della Regione, dal 2006 in Campania sono stati installati 3.530,66 MW di potenza rinnovabile: 1.461,48 MW da solare, 1.799,70 MW da eolico onshore, 260,65 MW da biomasse e 8,84 MW da idroelettrico.
Il ritmo è accelerato: +53 MW nel 2020, +73 MW nel 2021, +200 MW nel 2022, +288 MW nel 2023 e +428 MW nel 2024. Nel 2022 la produzione da FER ha raggiunto circa 6 TWh, pari al 36% dei consumi elettrici regionali, con un mix produttivo quasi alla pari tra rinnovabili e fonti tradizionali.
Il contesto nazionale aiuta a leggere la traiettoria: nel 2023 l’Italia ha messo in esercizio oltre 5,2 GW di nuovo fotovoltaico, portando la potenza FV complessiva a oltre 30 GW e consolidando la ripresa post-2022.
Questo cambio di passo è documentato dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) e da analisi della Banca d’Italia.
Perché internet fa la differenza
Connettività: la digitalizzazione rende gestibili impianti distribuiti e variabili. In Campania la copertura FTTH (fibra fino a casa) a fine 2024 ha raggiunto l’80% delle famiglie in Napoli, il 70% in Salerno, il 66% in Caserta, il 59% in Avellino e il 51% in Benevento.
Più banda significa telecontrollo di inverter e turbine, data-driven maintenance e integrazione con comunità energetiche e colonnine.
Open data e piattaforme: il portale Atlaimpianti del GSE consente di consultare online mappa e caratteristiche degli impianti, mentre il Portale per l’autoconsumo diffuso gestisce le procedure per gruppi di autoconsumatori e Comunità Energetiche Rinnovabili (CER).
Per le CER finanziate dal PNRR sono previsti 2,2 miliardi di euro e una potenza minima complessiva di 1,73 GW; le richieste di contributo vanno presentate via portale entro la scadenza indicata dal GSE.
Questi strumenti digitali riducono attriti e rendono trasparenti i passaggi burocratici.
Smart metering: la seconda generazione di contatori (2G) consente misure puntuali, scambio dati e tariffe dinamiche. Il principale distributore nazionale ha programmato 1,7 milioni di nuove installazioni 2G nel 2025, proseguendo la sostituzione dei contatori di prima generazione e abilitando servizi avanzati per prosumer e comunità.
Comunità energetiche: l’effetto rete sul territorio
Le CER sono l’emblema dell’intreccio tra energia e internet: nascono, si organizzano e operano grazie a piattaforme digitali per pratiche, misure e ripartizione dell’energia condivisa.
A inizio 2025, in Italia risultavano circa 212 CER operative (ancora lontane dal target PNRR), con il Mezzogiorno in crescita; in Campania se ne contano 15, collegate a 17 impianti per circa 1,4 MW e 63 utenze.
Numeri ancora limitati, ma in rapido sviluppo grazie all’operatività del portale GSE e agli incentivi dedicati.
Mobilità elettrica: colonnine connesse e ricarica smart
Il web abilita anche la ricarica intelligente: app, pagamenti digitali e interoperabilità delle reti rendono più semplice possedere un’auto elettrica.
A marzo 2025, la Campania contava 4.130 punti di ricarica a uso pubblico (sesta regione italiana), segno di un’infrastruttura in forte espansione che dialoga in tempo reale con utenti e rete elettrica.
La dorsale digitale dell’alta tensione
Per integrare più rinnovabili serve una rete di trasmissione capace e “intelligente”. Il Tyrrhenian Link, collegamento in HVDC a 500 kV, è centrale in questa direzione: il ramo Est Campania–Sicilia ha visto completare nel 2025 la posa del primo cavo sottomarino, circa 490 km tra Termini Imerese (PA) e Battipaglia (SA), con capacità di 1.000 MW.
L’opera, gestita da Terna, faciliterà gli scambi tra aree ad alta produzione rinnovabile e centri di consumo, migliorando stabilità e congestioni.
Internet, comportamenti e cultura energetica
La rete non è solo infrastruttura: è cultura. Tutorial, forum e community hanno diffuso pratiche di efficienza domestica, informazioni su bonus e autoconsumo e, più in generale, una sensibilità ambientale trasversale.
Anche i giochi online riflettono questa tendenza: molti titoli scelgono di rappresentare paesaggi naturali, energie pulite o simboli legati all’acqua e al vento, e lo fanno attraverso piattaforme totalmente digitali, quindi senza l’impatto ambientale tipico di forme di intrattenimento fisico.
È in questo contesto che si collocano anche le slot Play’N’Go, esempi di come il divertimento possa vivere in spazi virtuali riducendo al minimo consumi materiali e inquinamento. Queste esperienze, pur appartenendo a un ambito diverso, si inseriscono nello stesso orizzonte culturale che avvicina gli utenti a un uso più consapevole e sostenibile della tecnologia.
Cosa serve adesso
La sfida per la Campania è scalare rapidamente le comunità energetiche, trasformando le domande online in impianti attivi e potenza condivisa.
Parallelamente, la diffusione capillare della fibra permette di sfruttare appieno i sistemi di monitoraggio e la domotica, mentre i progetti infrastrutturali come il Tyrrhenian Link garantiscono la solidità di fondo.
Infine, la prosecuzione della sostituzione dei contatori intelligenti rafforza la possibilità di gestire in tempo reale i flussi energetici.