A Eboli, l’avanzamento dei progetti finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) sta generando forte preoccupazione. Dei oltre 8 milioni di euro destinati a opere fondamentali per la comunità, da completare entro giugno 2026, è stato speso finora un esiguo 0,91%, corrispondente a poco più di 25 mila euro. Questa lentezza nell’esecuzione dei lavori, basata su dati aggiornati al 31 marzo 2025, è stata denunciata dal Partito Comunista Italiano (PCI), che accusa l’amministrazione comunale di inefficienza.
Il PCI ha basato le sue accuse su una consultazione della piattaforma OpenPNRR, un progetto di monitoraggio civico della Fondazione OpenPOLIS. Dalla nota stampa diffusa dal partito, si legge: “OpenPNRR è un progetto di monitoraggio civico e informazione della Fondazione OpenPOLIS sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). La piattaforma mette a disposizioni dati ed elementi di valutazione molto utili per valutare l’andamento del piano, anche a livello territoriale.” I dati specifici relativi a Eboli, con il Comune come soggetto attuatore, rivelano una situazione critica, considerando che la maggior parte dei progetti ha una scadenza stringente al 30 giugno 2026.
Diversi interventi cruciali per la città risultano ancora fermi. Tra questi spiccano:
L’unico progetto che ha registrato un minimo di spesa è la riqualificazione del Plesso Scolastico Cosimo Longobardi (Primo Circolo Didattico – Plesso Longobardi – Plesso Infanzia Casarsa di Via Walter Tobagi), con un finanziamento PNRR di €2.770.000 e pagamenti per soli €25.100,69.
Il Partito Comunista ha concluso la sua denuncia sottolineando la discordanza tra gli annunci iniziali e la realtà dei fatti. “Eboli ha ricevuto risorse per 226 progetti, tra privati e pubblici, con un finanziamento totale d 121,8 milioni di euro, di cui 111,4 milioni di euro finanziati dal PNRR e la restante somma da altre tipologie di finanziamento. I pagamenti effettuati rappresentano il 32% delle somme finanziate,” afferma il PCI. La richiesta all’amministrazione è chiara: “Noi vorremmo sapere, senza polemica. La città deve sapere. Quando si riceve un finanziamento squillano le trombe annuncianti proclami altisonanti. Poi più nulla. Questa è polemica.”