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10 motivi per visitare il Cilento in autunno

Scopriamo il Cilento in uno dei periodi più particolari dell’anno, l’autunno. Lasciamoci coccolare fra caldarroste, funghi porcini e tanto buon olio extravergine di oliva in uno scenario magico ed incontaminato di una terra tutta da scoprire

Comunicato Stampa

30 Settembre 2020

L’autunno è il periodo più bello per perdersi fra le meraviglie che la natura ha regalato al Cilento. Territorio molto vasto che comprende, per l’intero Parco Nazionale del Cilento, 80 comuni ed è il primo parco italiano ad essere stato riconosciuto come Geoparco. Qui nasce la Dieta Mediterranea ed infatti, nel 1975, Ancel e Margareth Keys, pubblicarono il loro libro “How to Eat Well and Stay Well, the Meditarranean Way” (”Mangiar bene e stare bene, con la dieta mediterranea”). In un unico manoscritto vengono delineati i principi di una corretta alimentazione volta ad una vita felice e longeva. La Dieta Mediterranea è, dal 2010, riconosciuta dall’UNESCO come bene protetto e inserito nella lista dei patrimoni orali e immateriali dell’umanità. Di fatto non è un semplice regime alimentare ma un vero e proprio stile di vita che preferisce a tavola olio extravergine di oliva, verdure e legumi.

Seguendo la guida turistico enogastronomica “PostCardFrom Cilento” scaricabile gratuitamente su www.postcardfrom.it è possibile fare un viaggio unico nell’intero territorio scoprendo non solo la parte costiera ma soprattutto l’entroterra dal fascino senza tempo. Si ricorda che la guida è patrocinata dal Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e degli Alburni e dalla Regione Campania ed ha come partner Solania, Perrella Distribuzione ed il Pastificio Antonio Amato.

Il clima è sempre molto clemente e mite in questa splendida sub regione campana e, se si è fortunati, è possibile farsi un bagno fino a Novembre.

Di seguito riportiamo i 10 motivi per fare visita nel Cilento in autunno.

  1. L’Olio Extravergine di Oliva Dop

A Settembre si inizia la raccolta delle olive e tutto il territorio inizia a profumare di buono. Tanti sono i frantoi che effettuano visite al proprio interno dove è possibile anche acquistare dello splendido e profumato olio evo Cilento Dop.

  1. I funghi

Non tutti sanno che il Cilento è ricco di Funghi Porcini e di Ovuli ed è possibile mangiarli nei tanti ristoranti in montagna che li raccolgono in modo autonomo. Per capire l’emozione che si prova a mangiare un piatto di tagliatelle e funghi freschi, in aperta montagna, con l’aria che sa di buono, bisogna solo venire qui di persona e provarli.

  1. L’entroterra

La costiera cilentana è ormai famosa in tutto il mondo e sono tanti i turisti che ne fanno visita ogni anno. Parte della bellezza del territorio è custodita nella parte dell’entroterra. Fascinosi e complessi sono Roscigno Vecchia, Sacco, Bellosguardo, Casaletto Spartano, Morigerati, Cicerale, Controne, Castelcivita, Caggiano, Teggiano, Piaggine. L’intero Parco Nazionale del Cilento è una scoperta continua.

  1. Gli Agriturismi

Un emblema del Cilento è sicuramente la figura dell’agriturismo. Fare visita in una azienda agricola è un’esperienza che vi farà vedere la vita sotto un altro punto di vista. In un’epoca di consumismo e inquinamento è fondamentale rifocillarsi all’interno di un’area verde mangiando prodotti Bio e a km zero guardando gli animali che vengono nutriti ed allevati come un tempo.

  1. I fusilli di Felitto

Gli amanti della gastronomia autentica saranno ben felici di fare una passeggiata fra le grotte del Calore di Felitto e godere di un bel piatto di fusilli fatti a mano. In tutto il Cilento vige il culto del fusillo ma non è sempre uguale nella forma e nel peso. Quello di Felitto si differenzia perché è lavorato come se fosse un bucatino. Sottile e tenace. Col sugo di pomodoro fresco è speciale.

  1. Il mare

Il mare del Cilento è fra i più belli al mondo. A dirlo sono state, negli anni, le testate giornalistiche più autorevoli. Spiagge incontaminate, cale e calette paradisiache. Posti incantanti che rievocano sensazioni ed emozioni al nostro corpo. Si parte della spiaggia di Paestum, lunga e sabbiosa passando per Santa Maria di Castellabate, Acciaroli e Pioppi. Fino ad arrivare a Palinuro, Marina di Camerota e Scario che detengono le grotte più belle del territorio.

  1. Il pescato locale

È un privilegio riuscire a mangiare del pesce pescato nel Cilento. Il Mar Mediterraneo è certamente famoso per il pesce e questa area particolare è notoriamente famosa per il pesce azzurro. Le Alici sono una eccellenza del territorio che, in parte, verranno poi destinate alla salatura in barattolo. Lasciatevi catturare da quei ristoranti vista mare che propongono pescato locale e buon vino

  1. Il Vino

In tutto il Parco del Cilento ci sono interi ettari di terreno dedicati alle vigne. Non tutti sanno che ci sono aziende conosciute in tutto il mondo che producono proprio qui, nel Cilento. L’aglianico Doc ed il Fiano Doc sono fra i principali prodotti. Negli anni si riescono a produrre anche altri tipi di vino. La qualità è davvero molto alta. Ed è proprio in autunno che si riesce a fare un viaggio nelle cantine per poter capire come nasce il vino.

  1. Le castagne ed i legumi

Nelle alte e ricche montagne risiedono secolari alberi di castagne che regalano fra ottobre e novembre frutti dal gusto inconfondibile. Montano Antilia, Salento, Gioi, sono tutti paesi che lavorano in abbondanza questo frutto dove c’è una bella produzione di dolci , farine e conserve. Le castagne, si sposano alla perfezione con i legumi. Infatti è facile trovare nelle varie osterie piatti con questo abbinamento. Il Cilento poi è famoso per i Fagioli di Controne ed i Ceci di Cicerale.

  1. Paestum e Velia

Gli scavi archeologici di Paestum e Velia sono di un fascino davvero senza tempo. È molto piacevole visitarli in autunno perché l’aria è più fresca ed i luoghi sono meno affollati. Di conseguenza più belli e ricchi di incanto. Paestum è un’antica città della Magna Grecia, la cui storia è legata alla colonizzazione greca, avvenuta alla fine del VII sec. a. C. quando i Sibariti fondarono una città nella Piana “Poseidonia” in onore del loro Dio Poseidone. Verso la fine del V sec. a. C. fu conquistata dai Lucani che la chiamarono “Paistom”. Anni dopo, nel 273 a. C. divenne Colonia Latina e fu chiamata “Paestum”. Tre grandi civiltà che l’ hanno resa uno dei siti archeologici più importanti al mondo. L’ Area Archeologica di Velia, i cui scavi hanno permesso di ricostruire per intero la pianta dell’antica città, è stata sede della famosa scuola eleatica, la scuola filosofica pre-socratica alla quale sono legati i nomi di importanti filosofi greci, quali Parmenide ed i suoi discepoli Zenone e Melisso di Samo.

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