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Agropoli, ispezioni a scuola: ora è il sindaco a finire sotto accusa

Ispezione a scuola non concordata e polemiche sul cambio di destinazione della Mozzillo

A cura di Carmela Di Marco
Pubblicato il 27 Marzo 2019
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AGROPOLI. Sono trascorse poche settimane dal putiferio innescato dal tentativo di ispezione al liceo “Gatto” dai consiglieri di minoranza Consolato Caccamo e Gisella Botticchio. I due furono allontanati dall’istituto in quanto la visita non era stata programmata e quindi non vi era alcuna autorizzazione a visitare il plesso (leggi qui). Sul caso intervenne anche il sindaco Adamo Coppola che usò parole dure nei confronti dei due consiglieri d’opposizioni. Ora, però, è lui ad essere colto in fallo.

Le accuse partono dalla scuola “Mozzillo” dove il primo cittadino si era recato insieme a tecnici comunali e rappresentanti della Questura per verificare la possibilità di utilizzare il plesso di piazza Mediterraneo come sede di una caserma di Polizia (leggi qui). La sua “ispezione”, come quella dei consiglieri Caccamo e Botticchio, non era stata autorizzata né preannunciata. Di qui le perplessità della dirigente Anna Vassallo. Quest’ultima durante il Consiglio di Circolo dello scorso 14 marzo ha manifestato il suo dissenso per l’accaduto.

Polemiche sono emerse anche in merito al cambio di destinazione del plesso. “Il provvedimento del sindaco e dell’amministrazione comunale si configurerebbe come un atto unilaterale per il cambio destinazione d’uso dell’edificio che, di fatto, equivarrebbe ad una sua soppressione e, di conseguenza, all’annullamento di tutti gli interventi migliorativi realizzati nel tempo con importante dispendio di risorse economiche”, fanno sapere dalla scuola. Inoltre nella nota firmata dalla dirigente Anna Vassallo e dal presidente del consiglio di circolo, Monica Pizza, si evidenzia che è la Regione a dover decidere per la soppressione di una autonomia scolastica.

Fatte queste premesse la scuola esprime comunque parere positivo al cambio di destinazione del plesso, purché il Comune provveda a consegnare “una nuova sede per gli alunni che attualmente frequentano quella scuola dell’infanzia, una sede che abbia le medesime caratteristiche di quella che si intende sopprimere.

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