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Un catamarano confiscato alla mafia assegnato all’Istituto Vico – De Vivo

Ieri la comunicazione ufficiale: gli studenti dell'istituto tecnico disporranno di un laboratorio d'eccezione

A cura di Antonella Agresti
Pubblicato il 3 Febbraio 2018
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Ieri la comunicazione ufficiale: gli studenti dell’istituto tecnico disporranno di un laboratorio d’eccezione

AGROPOLI.  L’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC) ha deciso che l’IIS Vico – De Vivo sarà assegnatario definitivo di un catamarano confiscato ad un esponente mafioso. Si tratta dell’imbarcazione modello Lagoon 440: 13,61 metri di lunghezza, 7,7 di larghezza, 4 posti letto, 3 servizi e capacità di ospitare 15 persone a bordo. Pochissimi sono gli istituti tecnici nautici italiani in grado di vantare una simile dotazione a vantaggio dei propri studenti. Da ieri, dunque, il Vico – De Vivo rappresenta ufficialmente un’eccezione in tal senso. Il catamarano sarà utilizzato principalmente dagli alunni del corso Trasporti e Logistica per lo svolgimento di attività pratiche di simulazione. A beneficiarne saranno, altresì, gli studenti dell’indirizzo Chimica – Materiali e Biotecnologie che potranno condurre attività laboratoriali relative all’analisi delle acque e gli allievi dell’indirizzo Manutenzione e Assistenza Tecnica. La dirigente scolastica, dott.ssa Teresa Pane, ha espresso grandissima soddisfazione per l’importante risultato raggiunto e per l’opportunità di un vero e proprio laboratorio mobile di cui finalmente gli studenti del Vico – De Vivo potranno usufruire.

L’iter per l’attribuzione di un bene da parte dell’ANBSC era stato avviato lo scorso maggio quando, successivamente all’accorpamento del “Manlio De Vivo” di San Marco di Castellabate con il “G.B.Vico” di Agropoli, si era presentata la necessità di dotarsi di un laboratorio adeguato così come richiesto dal Sistema Nazionale Gestione Qualità per la Formazione Marittima. A lavorare e a credere nella straordinaria occasione sono stati, in particolare, la prof.ssa Patrizia Coluzzi, collaboratrice della dirigente scolastica, e il prof. Giuseppe Prisco, referente nautico. Il Vico – De Vivo ha avuto così la meglio su tutti gli altri istituti che si erano proposti quali assegnatari del catamarano. L’ANBSC, dopo una scrupolosa valutazione delle diverse relazioni, ha ritenuto che la più convincente fosse quella della scuola cilentana. Agli aspiranti assegnatari era stato richiesto, infatti, di illustrare in maniera dettagliata  finalità e obiettivi d’uso, modalità di manutenzione e custodia del bene. A tal proposito, provvidenziale si è dimostrata la disponibilità dei sindaci Adamo Coppola, Stefano Pisani e Costabile Spinelli che hanno provveduto a garantire un posto barca nei porti rispettivamente di Agropoli, Acciaroli e San Marco di Castellabate.

Attualmente il catamarano si trova in un cantiere nautico di Castellammare del Golfo nel trapanese e potrà giungere nelle acque cilentane presumibilmente nel giro di trenta giorni all’adempimento delle ultime formalità burocratiche. Dal Vico – De Vivo fanno sapere che l’imbarcazione rimarrà ormeggiata principalmente nei porti di Agropoli e San Marco di Castellabate e costituirà un bene a disposizione di tutto il territorio. L’istituto apre alla possibilità di garantirne l’utilizzo alle associazioni locali, in particolare a quelle che si occupano di attività trasversali per i diversamente abili.

Oltre a rappresentare il conseguimento di un importante obiettivo per l’ampliamento dell’offerta formativa, il Lagoon 440 si carica di un grandissimo valore simbolico. Un bene confiscato alla mafia e assegnato a giovani studenti perchè possano accrescere e perfezionare il proprio bagaglio culturale è la migliore metafora per rappresentare la fiducia nella costruzione di un futuro più giusto; con le vele del sapere spiegate sulle acque tranquille della legalità.

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