Alla base del nuovo progetto ”Tempa di Zoè” che riguarda la cantina Feudi di San Gregorio, vi sono quattro vigne ed altrettanti soci quali Francesco Domini, Vincenzo D’Orta e Bruno De Conciliis. La strategia adottata è quella di portare alla ribalta un territorio come il Cilento anche dal punto di vista enoico e vitinicolo proseguendo l’iniziativa della D’Orta- De Conciliis (azienda che a breve cambierà nome abbracciando il progetto).
Un progetto intenzionato a produrre sviluppi dal punto di vista turistico, dato che i vigneti si trovano nel territorio del Parco Nazionale, Le vigne, che si trovano a Torchiara si estendono su 2 ettari vitati ad Aglianico dai quali, fin dal 1997 viene prodotto “Zero”, a cui si aggiungono nel 2015 e 2016 i nuovi impianti di Aglianico e di Fiano per un totale di circa 5 ettari. Dal 2015 è stato prodotto il primo vino interamente realizzato nella cantina di Sorbo Serpico: “Diciotto”, un Aglianico cilentano il cui nome celebra la raggiunta maggiore età del Supercampano Zero. Con la vendemmia 2016 è stato realizzato anche un vino bianco da uve Fiano, “Stella Marina”, che vedrà la luce, nella seconda parte del 2017. Per ora tre vini e in cantiere la volontà di piantare nuove vigne in altre zone del Cilento per portare quest’area a raggiungere l’interesse che merita.
Le risorse impiegate dai quattro soci non sono esagerate, si tratta di poche decine di migliaia di euro, ma la strategia è quella di impiantare nuovi vigneti, estendendoli fino ai 15 ettari. L’idea è quella di realizzare anche una struttura produttiva in quest’area dato che attualmente è vinificata nei Feudi San Gregorio.