Importanti reperti, tra cui ceramiche, una moneta e una spada, sono emersi durante i saggi archeologici condotti dalla Soprintendenza di Salerno nel castello di Agropoli, come rivelato durante la XXVI Giornata nazionale dei castelli.
L’incontro, promosso dall’archeologo Antonio Capano, delegato per Agropoli dell’Istituto Italiano Castelli e referente per il Cilento della Società Salernitana di Storia Patria, ha visto la partecipazione di esperti quali l’architetto Luciano Cupelloni, la funzionaria della Soprintendenza Maria Fortunata Granese, l’archeologa Valentina Vecchio, la professoressa di Restauro presso l’Università di Salerno Mariarosaria Villani e il funzionario del comune di Agropoli Rosario Cerminara. Il dibattito è stato moderato dal direttore di InfoCilento, Ernesto Rocco.
Stratificazione storica e ritrovamenti significativi durante i lavori
Durante il convegno è emerso che i tre saggi archeologici eseguiti nell’ambito dei lavori di recupero hanno permesso di ricostruire le diverse fasi storiche del castello di Agropoli. Le indagini hanno evidenziato come la struttura del maniero sia stata modificata nel corso dei secoli, adattandosi ai mutamenti dei sistemi difensivi e alle diverse funzioni a cui era destinato. La stratificazione dell’antico edificio ha restituito importanti reperti, tra cui diverse ceramiche, una moneta di epoca non specificata e una spada. «Scoperte importanti», hanno assicurato gli archeologi presenti.
Lavori di recupero al momento fermi, si spera nella riapertura in primavera
Nonostante le significative scoperte, i lavori di recupero del castello di Agropoli risultano attualmente sospesi a causa di alcune criticità. L’antico maniero, pertanto, rimarrà chiuso al pubblico.
Tuttavia, vi è un cauto ottimismo riguardo alla possibile conclusione degli interventi entro la prossima primavera, con la speranza di poter restituire presto alla comunità e ai visitatori questo importante sito storico e culturale.