Si è svolta oggi, alla Cittadella Giudiziaria di Salerno, la seconda udienza del processo per l’omicidio di Angelo Vassallo, il sindaco-pescatore di Pollica ucciso nel 2010 per aver scoperto un giro di droga nel suo territorio.
L’udienza
L’udienza, che chiude le fasi preliminari per poi entrare nel vivo, è stata dedicata in gran parte all’esame delle numerose richieste di costituzione di parte civile, presentate da enti, associazioni e istituzioni.
Oggi la richiesta di costituzione di parte civile anche del PD regionale, del Parco del Cilento e Slow Food.
Il GUP Giovanni Rossi si è espresso oggi su queste richieste. Tra le istanze esaminate c’era anche quella di Bruno Humberto Damiani, italo-brasiliano e primo sospettato dell’omicidio, già coinvolto in vicende di droga. Inoltre, è stata avanzata e accolta la richiesta di escludere la Fondazione Vassallo come parte civile, in quanto nata successivamente all’uccisione del sindaco.
“La legge parla chiaro dunque accettiamo questa deduzione, ma ciò che conta in questo gesto processo è la presenza dello Stato”, ha commentato Dario Vassallo.
Fuori dal tribunale
All’esterno del tribunale, contrariamente a quanto annunciato nei giorni scorsi, non si è tenuta la manifestazione a sostegno del colonnello Fabio Cagnazzo, uno degli imputati.
Insieme a lui sono accusati anche l’ex carabiniere Lazzaro Cioffi, genero di un boss della camorra e già condannato per traffico di droga; Romolo Ridosso, ritenuto legato all’omonimo clan attivo a Scafati; e Giuseppe Cipriano, titolare di sale cinematografiche.