Sono iniziati ieri i lavori di rimozione della discussa scala antincendio in ferro installata all’interno della Certosa di San Lorenzo a Padula, uno dei monumenti più importanti del Sud Italia e Patrimonio dell’Umanità UNESCO dal 1998.
L’iter
La scala, criticata per il forte impatto visivo in un contesto architettonico di altissimo valore storico e culturale, era al centro di una lunga battaglia civile e istituzionale. A guidare il fronte contrario è stato l’avvocato Angelo Paladino, presidente dell’Osservatorio Europeo del Paesaggio di Arco Latino, che ha portato il caso all’attenzione del Ministero della Cultura. Grazie a una continua attività di pressione, documentata da lettere e solleciti indirizzati al direttore generale dei Musei, Massimo Osanna, e al ministro Gennaro Sangiuliano, è stata ottenuta l’attivazione della procedura per la rimozione.
Si pensa a rilanciare la Certosa
Con una nota ufficiale del 25 marzo, Osanna ha confermato l’assegnazione dei fondi e la nomina di un RUP per coordinare i lavori. Ma la Certosa resta in condizioni di preoccupante abbandono. Il personale è passato da 34 a soli 12 operatori, manca un direttore stabile e la gestione, affidata al Polo Museale di Napoli, appare distante dalle esigenze del territorio. Nel 2024 i visitatori sono stati solo 40.000, a fronte di un potenziale stimato di almeno mezzo milione. La rimozione della scala è un segnale importante, ma per rilanciare la Certosa serve una strategia concreta e duratura.