Attualità

Ogliastro Cilento, stop all’impianto a biometano. Intervengono i consiglieri regionali Tommasetti e Cammarano: “Una vittoria per il territorio”

Una sentenza che rappresenta un importante punto di svolta in una vicenda che ha sollevato negli ultimi mesi numerose perplessità sotto il profilo ambientale, procedurale e partecipativo

Comunicato Stampa

29 Maggio 2025

Ogliastro, cantiere impianto biometano

Stop alla realizzazione dell’impianto di biometano a Ogliastro Cilento. Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania (sezione di Salerno) ha accolto il ricorso presentato dal comitato cittadino “Le Cinque Terre” e da un gruppo di residenti, annullando il provvedimento con cui il sindaco del Comune cilentano aveva respinto l’istanza di decadenza del permesso edilizio. Una sentenza che rappresenta un importante punto di svolta in una vicenda che ha sollevato negli ultimi mesi numerose perplessità sotto il profilo ambientale, procedurale e partecipativo.

La posizione di Michele Cammarano

Tra i primi a commentare la decisione, il presidente della commissione regionale Aree interne, Michele Cammarano (Movimento 5 Stelle), che ha definito la pronuncia “una vittoria importante per il territorio”.

“La pronuncia del TAR, che ha annullato il provvedimento con cui il sindaco di Ogliastro Cilento aveva respinto l’istanza del Comitato cittadino “Le Cinque Terre” contro l’impianto a biometano, rappresenta una vittoria importante. Già mesi fa avevo invitato l’amministrazione comunale a valutare con attenzione le numerose criticità legate all’opera, chiedendo la sospensione dei lavori per consentire un approfondimento tecnico e amministrativo volto a garantire il pieno rispetto delle normative vigenti e a tutelare l’ambiente e la salute pubblica”.

“In questa direzione – prosegue – si inserisce anche la mozione che ho presentato in Consiglio regionale per chiedere alla Giunta di individuare le aree non idonee all’installazione di impianti a biomasse, biogas e per la produzione di biometano, evitando una concentrazione eccessiva di impianti nella stessa zona”. La sentenza conferma ciò che sosteniamo da tempo: su un’opera così impattante non si può procedere con forzature procedurali. Un progetto come quello dell’impianto di Ogliastro rischiava di compromettere l’equilibrio ambientale e produttivo della zona. Fin dal primo giorno sono stato al fianco del Comitato – espressione viva dei cittadini di Agropoli, Capaccio Paestum, Giungano, Cicerale e Ogliastro Cilento – che ha lottato con determinazione per difendere il territorio, la salute pubblica e un modello di sviluppo realmente sostenibile. Ora si apra finalmente una fase di ascolto, confronto e valutazione seria, che metta al centro il bene della comunità”.

L’intervento del consigliere regionale, Aurelio Tommasetti

“Lo scorso febbraio presentai una interrogazione al presidente De Luca e all’assessore Bonavitacola proprio in merito all’iter autorizzativo. Da mesi seguiamo la vicenda su impulso della consigliera comunale Michela Cantalupo, del gruppo politico “Ogliastro futura” e del comitato “Le cinque terre” guidato dal geometra Nicola Rizzo. Abbiamo espresso forti preoccupazioni sull’impatto del progetto, la collocazione dell’impianto e lo scarso coinvolgimento dei cittadini. Il fatto che i giudici del Tar si siano pronunciati così sulla procedura significa che il nostro impegno andava nella giusta direzione. Un primo passo per far sì che le istanze dal basso vengano ascoltate”.

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