Avevano perso ogni speranza Daniela Menduti ,45 anni, casalinga ed il marito, Antonio Citro, 48 anni, operaio, entrambi di Battipaglia. Per 15 anni avevano rincorso il desiderio di genitorialità, intraprendendo diversi percorsi di Fecondazione Assistita, tutti falliti con inenarrabili delusioni.
Il percorso
Alla fine, come ultima spiaggia, si rivolsero al dr. Raffaele Petta che già dal primo incontro riscontrava la presenza di numerosi miomi uterini. La paziente veniva pertanto sottoposta ad intervento di miomectomia multipla con l’asportazione di 10 miomi dall’equipe del prof. Carmine Malzoni.
Successivamente il dr. Raffaele Petta avviava la coppia ad un nuovo percorso di Procreazione Medicalmente Assistita presso il Centro di Fecondazione Assistita di Napoli, diretto dal prof. Brian Dale, scienziato di fama internazionale e dove il dr. Petta ricopre l’incarico di Direttore del Servizio di Ostetricia .
Inaspettatamente già dopo il primo tentativo partì la gravidanza che si presentò ben presto ad alto rischio, per l’età materna, per la pregressa miomectomia multipla e per l’insorgere di ipertensione che poteva evolvere in grave gestosi. Per queste motivazioni la paziente fu seguita intensivamente, con controlli clinici, sierologici, ecografici, flussimetrici e cardiotocografici.
Per l’instaurarsi di un significativo aumento del liquido amniotico, fu ricoverata alla 37° settimana nel Reparto di Ostetricia del “Malzoni Reserarch Hospital” diretto dalla dr.ssa Annamaria Malzoni ed il giorno 21 maggio fu sottoposta a taglio cesareo dal dr. Lucio De Vito, con il dr. Pasquale Cioffi, l’Ostetrica Margherita Lembo con la collaborazione di Napoli Damiana e Raffaele Adamo.
La nascita del piccolo Luciano
L’anestesia fu condotta dal dr. Franco Lazzarini. Alle ore 16:30 nasceva il piccolo Luciano, con un peso di Kg. 3,200,lungo 50 cm. affidato al dr. Angelo Izzo, Responsabile della Terapia Intensiva Neonatale.
Le parole della mamma
“Desidero esprimere il più profondo ringraziamento a tutti gli Operatori Sanitari e parasanitari del “Malzoni Research Hospital” che mi hanno accompagnato nella più bella avventura della mia vita”, conclude la signora Daniela.