Cronaca

Indagine sui concorsi Asl Salerno, coinvolto il presidente della Commissione Sanità campana

Due chilogrammi di mozzarelle sarebbero stati il “dono” offerto a Vincenzo Alaia, presidente della Commissione Sanità della Regione Campania, da un veterinario. L’incontro, avvenuto ad Avellino, sarebbe stato volto a ottenere un favore per un concorso indetto dall’Asl di Salerno. Questo episodio ha dato il via a un’indagine della Procura di Avellino per concorso in corruzione che vede indagati, oltre ad Alaia, altre cinque persone, tutte aspiranti a un posto pubblico. Le intercettazioni raccolte dagli inquirenti avrebbero già fornito elementi utili a delineare il quadro accusatorio.

L’inchiesta sui concorsi all’Asl

L’inchiesta, scaturita per caso durante indagini su altre vicende, ha portato alla luce presunti tentativi di manipolare i concorsi. In particolare, gli investigatori hanno acquisito materiale e ascoltato diverse persone per arricchire il fascicolo contro il consigliere regionale e gli altri indagati. L’Asl di Salerno aveva di recente indetto due concorsi per dirigenti veterinari: uno per 30 posti in Sanità animale (pubblicato a maggio 2025) e un altro per 10 posti in Igiene degli alimenti (pubblicato a inizio 2024).

La replica di Alaia e la posizione di De Luca

Il consigliere regionale Alaia ha espresso la sua estraneità ai fatti, annunciando che chiederà di essere ascoltato dal pubblico ministero per chiarire la propria posizione. Attraverso il suo legale, l’avvocato Benedetto De Maio, Alaia si è dichiarato “del tutto estraneo ai fatti che vengono indicati nel provvedimento a me notificato”, mostrando “massima fiducia nell’operato della magistratura”.

Sulla vicenda si è espresso anche il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, invitando a “non massacrare le persone per un avviso di garanzia”.

Ha sottolineato l’importanza del rispetto della Costituzione, affermando che “un indagato, fino a giudizio definitivo, è una persona perbene”. De Luca ha anche chiarito i motivi della sospensione di un altro concorso, quello per 1274 operatori socio sanitari, per il quale si erano diffuse voci sulla vendita dei posti. Ha spiegato che “la società incaricata di preparare i quiz li aveva elaborati una settimana prima delle prove”, sollevando il rischio di “porcherie clientelari”.

Per questo motivo, il concorso è stato sospeso, ma proseguirà in futuro. “Alle Asl abbiamo dato indicazioni chiare: i quiz si preparano la sera prima della prova e vanno consegnati in buste chiuse ai Carabinieri o alla Guardia di Finanza”, ha concluso il governatore.

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