Si conclude senza esito la vasta operazione di ricerca di Gerardo Locuratolo, il 54enne di Battipaglia scomparso nella notte del 16 aprile. Giovedì sera, gli esploratori hanno smantellato il centro operativo allestito presso la scuola Virgilio di Santa Cecilia di Eboli, dopo aver informato il pubblico ministero titolare delle indagini. Per giorni, i vigili del fuoco, coadiuvati dalla protezione civile, hanno setacciato la zona compresa tra Cioffi e Campolongo di Eboli, ispezionando canali, pozzi e pinete, senza trovare alcuna traccia del venditore di cosmetici.
Ricerca iniziale tra Albanella e Altavilla Silentina, poi lo spostamento nell’agro ebolitano
Le ricerche avevano inizialmente interessato le aree tra Albanella e Altavilla Silentina, a partire dal ritrovamento dell’auto di Locuratolo, una Volkswagen Polo con due pneumatici squarciati, su un ponte sul Calore, in località Borgo San Cesareo.
Questo ritrovamento, tuttavia, è ora considerato un probabile depistaggio. Successivamente, le operazioni si sono concentrate nell’agro ebolitano, in particolare tra Cioffi e Santa Cecilia, area in cui il cellulare dell’uomo aveva agganciato l’ultima cella telefonica. Ulteriori sospetti si erano concentrati sulla comunità di cittadini marocchini residenti a Campolongo, frequentata dalla persona scomparsa.
Impiego di diverse risorse, ma nessuna svolta nelle indagini
Le ricerche, condotte dai vigili del fuoco del distaccamento di Eboli, con il supporto iniziale dei colleghi di Agropoli e, costantemente, dei reparti sommozzatori e dei droni e velivoli del Comando provinciale, non hanno portato ad alcun risultato concreto.
I carabinieri della Sezione operativa del Norm della Compagnia di Battipaglia, sotto la guida del capitano Samuele Bileti, proseguiranno le indagini raccogliendo testimonianze per tentare di risolvere il mistero, che assume sempre più i contorni di un caso irrisolto. Nelle indagini sono coinvolti anche i carabinieri di Eboli, diretti dal capitano Greta Gentili.
Un elemento cruciale per le indagini rimane l’identificazione di un ragazzo, presumibilmente maghrebino, che Locuratolo avrebbe dovuto accompagnare a casa, come riferito alla madre nell’ultima telefonata.