La presentazione della 39/a edizione della Guida Vini d’Italia del Gambero Rosso, svoltasi presso il centro congressi La Nuvola di Roma, ha celebrato l’eccellenza enologica nazionale. Il meticoloso lavoro di oltre 70 collaboratori, che hanno degustato circa 40.000 vini, ha portato alla selezione di 508 etichette insignite del massimo riconoscimento, lo storico Tre Bicchieri, a testimonianza della crescente qualità del panorama vitivinicolo italiano.
Campania in crescendo: il trionfo dei vini rossi
Scorrendo la lista dei Tre Bicchieri 2026 dedicati alla Campania, emerge un dato significativo e incoraggiante: un marcato incremento delle etichette dedicate ai vini rossi rispetto alle scorse edizioni. Un tempo, il comparto rossista regionale aveva sollevato delle perplessità a causa di interpretazioni definite “anacronistiche”. Oggi, la situazione è nettamente mutata, con un rinnovato vigore e una maggiore precisione stilistica.
Sia nell’Irpinia che nel Sannio, l’Aglianico si è distinto. L’interpretazione irpina ha sorpreso per una maggiore precisione nell’utilizzo dei legni e nell’estrazione, mentre nel Sannio le aziende sono riuscite a interpretare al meglio la componente succosa e fruttata propria del vitigno. Tra i sei rossi premiati, che includono tre Taurasi, un Aglianico Irpino e due Aglianico del Sannio, spicca una notevole novità: il Nulla è per Caso della giovane azienda di Teresa Mincione, che riporta ai vertici, dopo molti anni, un vino a base Casavecchia.
Il Dominio incontrastato dei bianchi
Nonostante l’avanzata dei rossi, il panorama dei vini bianchi campani è rimasto al centro dell’attenzione, con ben 13 vini premiati. In questo segmento, il Fiano di Avellino continua a dominare in modo prepotentemente lo scenario dei bianchi campani.
Tra le new entry del club dei Tre Bicchieri figura l’azienda di Laura De Vito, sulla quale gli esperti avevano già puntato la loro attenzione.
Un plauso va anche al Cilento grazie al Pian di Stio di San Salvatore 1988, un eccellente Fiano del Cilento che ha ottenuto il massimo riconoscimento. Questo vino unisce il carattere intrinseco del vitigno a una distintiva indole più mediterranea.
Ampio spazio è stato dedicato anche alla Falanghina, con due etichette del Sannio: il BiondoRe di Fontanavecchia e l’Anima Lavica de La Guardiense-Janare. Rimanendo in tema, dai Campi Flegrei arriva una scintillante versione del Tenuta Jossa di Cantina Astroni, capace di restituire l’inconfondibile impronta pirica del territorio. Non può mancare la Costiera, dove Marisa Cuomo e Andrea Ferraioli, con il Fiorduva, racchiudono nel calice le note di mare e agrumi.
Infine, l’Irpinia si impone anche con due Greco di Tufo: L’Ariella di Vinosia e il Vigna Laure Riserva di di Marzo, quest’ultima considerata un punto di riferimento per i bianchi irpini.
Riconoscimenti Speciali e il Premio alla Cooperazione Campana
Nel contesto dei prestigiosi 13 Premi Speciali assegnati durante la cerimonia, la Campania ha conquistato un riconoscimento di grande rilevanza. Il premio Cantina Cooperativa dell’Anno è stato assegnato a La Guardiense, confermando il ruolo fondamentale delle realtà cooperative per l’intero settore regionale.