Si è chiusa ieri, con la firma del “Manifesto dei Giovani”, la tre giorni del Forum Day 2025 – Stati Generali delle Politiche Giovanili svoltasi nel Vallo di Diano. Centinaia di giovani della provincia di Salerno si sono confrontati su temi come istruzione, lavoro, trasporti e rilancio delle aree interne, dando vita a un documento condiviso insieme ad amministratori locali.
L’appuntamento nel Vallo di Diano
Nei tre giorni, tenutisi tra Sala Consilina, la Certosa di San Lorenzo a Padula e la sede della Comunità Montana Vallo di Diano, i partecipanti hanno animato tavoli tematici con esperti, istituzioni e associazioni. L’obiettivo: trasformare le idee emerse in politiche concrete per il territorio. L’Amministrazione comunale di Padula, guidata dalla sindaca Michela Cimino, si è detta onorata di aver ospitato l’evento nel proprio territorio. “Siamo felici di aver accolto un evento di tale rilievo — afferma — e di aver visto tante energie giovanili confrontarsi su temi fondamentali per il loro futuro e per quello della nostra provincia”. Ha inoltre ringraziato il coordinatore provinciale Rosario Madaio, il coordinatore del Forum di Padula Raffaele Vitale, la vice Vincenza Barra e l’assessora alle Politiche Giovanili Letizia Caputo per il loro continuo impegno. Durante il suo intervento ha invitato i giovani a non guardare alle istituzioni come entità distanti: “Il mondo cambia rapidamente — ha sottolineato —, e le nuove generazioni devono diventare protagoniste. Giovani e istituzioni devono unirsi per trasformare le idee del Forum in progetti reali”.
I giovani e le proposte per il Sud
L’Amministrazione rimane impegnata al dialogo e alla collaborazione: “Solo insieme possiamo ridisegnare il nostro futuro”, conclude la sindaca. Ad accogliere i partecipanti domenica anche Vittorio Esposito, presidente della Comunità Montana Vallo di Diano. Nel suo intervento, Esposito ha espresso apprezzamento per l’iniziativa e ha fatto appello ai giovani per mettere le proprie idee al servizio del territorio. “Il Vallo di Diano vive un momento di trasformazione, grazie a investimenti in infrastrutture — ha dichiarato — ma ha bisogno di giovani motivati e innovativi”. Con la sottoscrizione del Manifesto da parte di undici Comuni e Forum giovanili, si è sancito un patto simbolico: le nuove generazioni chiedono ruolo attivo nel cambiamento, le istituzioni si impegnano ad ascoltarle.