• Live TV Canale 79
  • Pubblicità
Notifiche
Logo InfoCilento
  • Attualità
  • Cronaca
  • Politica
  • Eventi
  • Sport
  • Tv – Canale 79
  • Turismo
  • Contattaci
  • Preferiti
Logo InfoCilento
Notifiche
Cerca un articolo
  • Attualità
  • Cronaca
  • Politica
  • Eventi
  • Sport
  • Tv – Canale 79
  • Turismo
  • Contattaci
  • Preferiti
Seguici

Fallimento Beton Bert, la Cassazione: distrazioni di fondi con leasing fittizi e cessioni sottocosto

Arrivano le motivazioni della sentenza che conferma la condanna della Corte d'Appello di Salerno

A cura di Redazione Infocilento
Pubblicato il 15 Novembre 2025
Condividi
Corte di Cassazione

La Corte Suprema di Cassazione, Quinta Sezione Penale ha pubblicato le motivazioni della sentenza che ha rigettato i ricorsi presentati da Giuseppe e Marianna Bertolini confermando le condanne per bancarotta fraudolenta per distrazione emesse dalla Corte d’appello di Salerno.

La sentenza di Cassazione conclude un iter giudiziario che aveva visto il Tribunale di Vallo della Lucania condannare gli imputati, rispettivamente come amministratore unico della BETON BERT s.r.l. (società cilentana fallita nel 2012) e come socio accomandatario della Bertolini calcestruzzi di Bertolini Marianna e c. s.a.s..

I capi di accusa e la decisione della Corte

I ricorsi riguardavano due separate condotte di bancarotta fraudolenta per distrazione.

Bertolini Giuseppe era stato ritenuto responsabile per una distrazione di 579.535,77 euro relativa a un contratto di leasing per un immobile commerciale. La Corte ha confermato il giudizio di merito, ritenendo infondata la tesi difensiva secondo cui l’immobile non essendo mai entrato nella materiale disponibilità della fallita, non poteva essere oggetto di distrazione.

La Cassazione ha sottolineato che la società fallita, pur non entrando mai nel godimento di fatto del bene, ne aveva acquisito la disponibilità giuridica del diritto di godimento. L’operazione è stata ritenuta distrattiva perché la società fallita aveva conferito il godimento dell’immobile ad un’altra azienda riconducibile al genero dell’imputato, senza ricevere un sostanziale corrispettivo (nonostante un’iniziale pattuizione per un’indennità di occupazione) e continuando a pagare i canoni di leasing, svuotando così la liquidità aziendale.

La distrazione degli automezzi

Entrambi gli imputati, Giuseppe e Marianna Bertolini, erano stati condannati in concorso per la distrazione di automezzi dal patrimonio della società fallita, ceduti alla società Bertolini Calcestruzzi S.a.S. (di cui Marianna Bertolini era socio accomandatario) tramite contratti di compravendita del 2009 a un prezzo ritenuto irrisorio. Il danno complessivo stimato è di circa 150.000 euro.

La difesa sosteneva che gli automezzi appartenessero originariamente alla società cedente e che fossero inclusi in un contratto di affitto di ramo d’azienda stipulato nel 1989, venendo poi semplicemente restituiti al termine del rapporto ai sensi dell’art. 2561 Codice Civile.

La Corte ha respinto tale tesi, evidenziando che non era stato prodotto l’atto di affitto d’azienda da cui desumere l’inclusione degli automezzi nella cessione. In modo dirimente, è stato osservato che i mezzi in questione risultavano essere stati immatricolati a favore della società fallita (Beton Bert s.r.l.). Inoltre, la Cassazione ha ritenuto la cessione fraudolenta a causa dell’evidente sproporzione fra il costo di acquisto e il valore di cessione.

Pene accessorie e risarcimento alla parte civile

La Cassazione ha giudicato inammissibile la doglianza relativa alla durata delle pene accessorie stabilita in misura equivalente alla durata della pena principale, ritenendola coerente ai criteri valutativi stabiliti dalla Corte Costituzionale con sentenza n. 222 del 2018.

Infine, la Corte ha rigettato le censure relative al risarcimento del danno, confermando la legittimazione della società EDILCAVA s.r.l. a costituirsi parte civile in quanto singolo creditore danneggiato dal reato di bancarotta fraudolenta.

In conclusione, i ricorsi sono stati rigettati con la condanna degli imputati al pagamento delle spese processuali e alla rifusione delle spese legali sostenute dalla parte civile, liquidate in 4.000,00 euro.

Continua a leggere su InfoCilento.it

TAG:asceabeton bertCilento
Condividi questo articolo
Facebook Whatsapp Whatsapp Threads Copia Link
Nessun commento

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Gaetano Paolino

Capaccio Paestum, dopo i lavori in via Italia ’61 Paolino annuncia nuove opere

Nuove opere nei prossimi mesi. Paolino chiede tempo per "interventi strategici", ma…

Veglia di Preghiera

San Pietro al Tanagro si unisce in preghiera per gli ammalati e il 64enne ferito nell’incidente sulla Polla–Sant’Arsenio

La veglia di preghiera è in programma per domani dalle 18:00 alle…

Sala Consilina, attestati volontari

Sala Consilina: consegnati gli attestati di partecipazione al corso di guardie ambientali- agente accertatore

Le nuove Guardie Ambientali saranno una risorsa preziosa per Sala Consilina: sentinelle…

  • Torna alla home

Invia il tuo articolo o la tua segnalazione alla redazione

Condividi le tue storie con noi e diventa parte della comunità di Infocilento. Dai voce ai tuoi racconti e arricchisci il portale con il tuo contributo.

  • Scopri di più
InfoCilento - Canale 79
Canale79
  • Redazione
  • Contattaci
  • Pubblicità
  • Collabora
  • Come vederci
  • Scarica l’app
  • Newsletter
  • Privacy
  • Facebook
  • X
  • Youtube
  • Google news
  • Instagram
  • Linkedin

© Copyright 2025 InfoCilento, registrazione Tribunale di Vallo della Lucania nr. 1/09 del 12 Gennaio 2009. Iscrizione al Roc: 41551. Editore: Domenico Cerruti – Proprietà: Red Digital Communication S.r.l. – P.iva 06134250650. Direttore responsabile: Ernesto Rocco | Tutti i contenuti di questo sito sono di proprietà della casa editrice, testi, immagini, video o commenti, non possono essere utilizzati senza espressa autorizzazione. Per le notizie o fotografie riportate da altre testate giornalistiche, agenzie o siti internet sarà sempre citata la fonte d’origine. Dove non sia stato possibile rintracciare gli autori o aventi diritto dei contenuti riportati, i webmaster si riservano, opportunamente avvertiti, di dare loro credito o di procedere alla rimozione. La redazione non è responsabile dei commenti presenti sul sito o sui canali social. Non potendo esercitare un controllo continuo resta disponibile ad eliminarli su segnalazione qualora gli stessi risultino offensivi e/o oltraggiosi. Relativamente al contenuto delle notizie, per eventuali contenuti non corretti o non veritieri, è possibile richiedere l’immediata rettifica a norma di legge.