La proliferazione incontrollata dei cinghiali, non solo nel territorio del PNCVDA ma anche nelle aree contigue, è divenuta una delle principali preoccupazioni per gli agricoltori, ed è ragione di forte preoccupazione per i cittadini e le amministrazioni comunali. La Giunta di Omignano, con a capo il sindaco Raffaele Mondelli, ha approvato una delibera con la quale si chiede l’adozione di interventi urgenti da parte della Giunta Regionale della Campania e del Parco Nazionale del Cilento.
Nella delibera vengono proposti alcuni interventi da attuare per la selezione e il contenimento del cinghiale. Tra questi l’approvazione di un calendario venatorio in deroga, tale da garantire almeno 120 giorni di caccia al cinghiale, oltre alle battute di contenimento che avvengono nei periodi antecedenti e successivi alla stagione venatoria; l’ avvio al contenimento e alla selezione dei cinghiali, ivi compreso lo smaltimento nelle zone vietate alla caccia, comprese le aree protette e le aree urbane, anche nei giorni di silenzio venatorio e nei periodi di divieto.
E ancora: coinvolgere nelle attività di contenimento e selezione dei cinghiali i seguenti soggetti: conduttori di fondi muniti di licenza di “porto di fucile ad uso caccia”, guardie venatorie volontarie e cacciatori nominativamente individuati in possesso di specifica formazione; autorizzare i suddetti soggetti ad effettuare operazioni di contenimento dei cinghiali anche su richiesta di intervento dei proprietari o conduttori dei fondi interessati.
Si chiede, inoltre di, predisporre e divulgare l’elenco delle persone coinvolte nelle attività di contenimento e selezione dei cinghiali, che riporterà nome, cognome, numero di telefono e comune di residenza di ogni coadiutore, in modo da garantirne l’immediata reperibilità in caso di necessità, da aggiornarsi ogni due settimane per consentire al maggior numero di soggetti, anche formati successivamente alla pubblicazione dell’avviso, di attuare detti interventi di urgenza; valutare la possibilità di garantire ai soggetti da coinvolgere negli interventi urgenti e necessari un congruo rimborso delle spese da sostenere per il tempo impiegato per ogni intervento di selezione e contenimento della specie in argomento; costituire una sorta di “polizia venatoria” per interventi a chiamata dei Sindaci; coinvolgere, qualora se ne ravvisi la necessità, anche l’esercito, considerato che il cosiddetto “decreto agricoltura” (decreto legge 15 maggio 2024 n. 63, recante “Disposizioni urgenti per le imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura, nonché per le imprese di interesse strategico nazionale”) è stato convertito in legge (n. 101 del 12 luglio 2024) e, nell’ambito della conversione, è rimasta confermata la previsione di impiegare le forze armate in ausilio degli altri sistemi per il contenimento del cinghiale. Gli interventi innanzi proposti per la selezione e il contenimento della su citata specie – aggiungono dall’Ente – sono stati già adottati da varie regioni italiane, tra cui Liguria, Piemonte, Lombardia, Toscana, Calabria, etc.
La deliberazione relativa alla presente proposta, sarà inviata al Comune di Vallo della Lucania che effettuerà la raccolta di tutti i provvedimenti adottati dai Comuni ricadenti nel territorio del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e provvederà al successivo invio alla Regione Campania, alla Provincia di Salerno ed all’Ente Parco Nazionale.