Nel salernitano i scaldano i motori in vista delle prossime elezioni regionali. In attesa di conoscere i candidati alla presidenza — per il centrosinistra sembra ormai certa la candidatura del grillino Roberto Fico, mentre il centrodestra dovrebbe decidere entro la settimana — diversi esponenti politici del territorio si dichiarano pronti alla sfida.
Fuori i sindaci, uscenti a caccia della rielezione
Restano fuori dai giochi i sindaci, che secondo la normativa vigente avrebbero dovuto dimettersi già mesi fa per poter concorrere.
In prima fila ci saranno sicuramente i consiglieri regionali uscenti: Tommaso Pellegrino, Corrado Matera e Michele Cammarano per il comprensorio del Cilento e Vallo di Diano.
Tra i possibili protagonisti figura poi Giovanni Guzzo, vicepresidente della Provincia di Salerno e molto attivo sul territorio. Potrebbe candidarsi con il con una lista a sostegno della grande coalizione di centro-sinistra che appoggia Fico.
Grande fermento anche ad Agropoli, dove la competizione regionale è vista come un banco di prova in vista delle future elezioni comunali.
Tra i candidati locali spicca Rosa Lampasona, attuale vicesindaco, che correrà in una lista guidata da Luca Cascone, consigliere uscente, in rampa di lancio insieme al collega salernitano Franco Picarone.
Altro nome rilevante è quello di Franco Di Biasi, presidente del consiglio comunale, che ha da tempo annunciato la sua intenzione di candidarsi alla Regione. Sebbene lo schieramento non sia ancora definito, sembra probabile la sua adesione al Partito Socialista, di cui è stato ed è tuttora membro. Tuttavia, alcuni lo ritengono “in trattativa” anche con il Movimento Cinque Stelle.
Quasi ufficiale appare la candidatura di Raffaele Pesce, consigliere comunale di minoranza, che avrebbe accettato la proposta del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, e del suo referente locale Simone Valiante, sindaco di Cuccaro Vetere. Anche lui dovrebbe sostenere il candidato unitario del centrosinistra, Roberto Fico, trovandosi così nello stesso schieramento dei “Deluchiani”, che ha spesso criticato, rischiando di finire addirittura tra i banchi del consiglio regionale insieme al vicesindaco Lampasona che nell’assise comunale contrasta.
Nel contesto attuale, tuttavia, non sarebbe sorprendente. Basti pensare che Vincenzo De Luca sarà chiamato a sostenere candidati con cui ha avuto attriti e a cui non ha risparmiato pubbliche accuse. Eppure fino a pochi mesi fa la segreteria nazionale del partito sembrava intenzionata a metterlo da parte, ma ora torna d avere un ruolo centrale nella competizione, con il figlio Piero pronto ad “impossessarsi” del partito regionale.
La situazione nel centro-destra
Movimenti si registrano anche nel centrodestra. Fino a poco tempo fa sembrava possibile la candidatura del sindaco di Montesano sulla Marcellana, Giuseppe Rinaldi (già candidato a presidente della Provincia), ma la legge che impedisce ai primi cittadini di candidarsi lo ha costretto a fare un passo indietro. Stesso discorso per Giovanni Fortunato, sindaco di Santa Marina, fermato non solo dalla legge in vigore ma anche dalla magistratura, essendo finito agli arresti domiciliari.
Fratelli d’Italia, quindi, è alla ricerca di candidati sul territorio, mentre Forza Italia ha già scelto il suo: a Capaccio Paestum ha ufficializzato la candidatura di Angelo Quaglia, presidente del consiglio comunale e fino a qualche tempo fa fedelissimo di Franco Alfieri.
Sempre nel centrodestra, per la Lega sarà candidato l’attuale provveditore agli studi di Salerno, Mimì Minnella, già attivo nella raccolta di consensi sul territorio.
Da qui all’ufficializzazione delle liste, emergeranno altri nomi: alcuni con reali ambizioni di elezione, altri semplicemente per completare le liste e raccogliere voti utili a future trattative politiche.