Sarebbero circa sessanta gli extracomunitari attualmente ospitati in un immobile situato nella frazione Moio di Agropoli. Il trasferimento è avvenuto nei giorni scorsi e, secondo quanto emerso, si tratterebbe degli stessi stranieri precedentemente accolti in un centro di accoglienza ad Ascea.
Centro chiuso ad Ascea e trasferimento ad Agropoli
La struttura di Ascea è stata chiusa a seguito di un’operazione condotta dai Carabinieri della locale stazione, con il supporto della Polizia Municipale.
Le verifiche avrebbero evidenziato diverse irregolarità relative al rispetto delle normative ambientali e urbanistiche. In particolare, sono state contestate opere edificate senza le necessarie autorizzazioni. Inoltre, le acque reflue venivano convogliate in una vasca collegata a un vecchio impianto di depurazione inattivo da anni, con conseguente sversamento diretto nel fiume Fiumarella. A seguito dell’intervento, il Comune ha disposto la sospensione immediata dell’autorizzazione all’utilizzo della struttura.
Ad Ascea erano stati accolti circa 140 stranieri, in prevalenza cittadini di origine bengalese e indiana. Poco meno della metà di loro sarebbe stata trasferita ad Agropoli, in una villa situata nella frazione Moio.
Le preoccupazioni dei residenti
La presenza dei migranti non è passata inosservata ai residenti, che si interrogano sull’idoneità della struttura e sul numero effettivo degli ospiti.
“Avere un gruppo di immigrati non è un problema – spiegano alcuni residenti – ma in gruppi così numerosi c’è il rischio che si creino situazioni di isolamento”.
Del caso è già stato informato il Comando della Polizia Municipale, che ha effettuato alcune verifiche e ha programmato nuovi sopralluoghi.
In passato, Agropoli ha già ospitato un centro di accoglienza nella località Mattine.

