È stato un momento di grande emozione e orgoglio per due importanti realtà musicali del territorio cilentano: l’Orchestra dei Fiati del Cilento e il Complesso Bandistico Santa Cecilia di Castellabate hanno partecipato da protagonisti alla suggestiva messa in scena di “Una Traviata da cortile”, progetto ideato e narrato da Alessandro Baricco, con la Regia di Domenico Procacci e con la direzione musicale del Maestro Enrico Melozzi.
L’evento
L’evento si è svolto nel cortile della Scuola Holden di Torino, in una serata speciale che ha chiuso in grande stile la rassegna musicale Seven Springs – Il Suono della Holden, diretta artisticamente dalla pianista Gloria Campaner. Proprio Campaner, artista di rilievo internazionale, è stata in passato ospite di uno dei campus musicali promossi dalle due formazioni cilentane, a testimonianza di un legame che continua nel tempo. La serata è stata realizzata in collaborazione con Lingotto Musica e con la Andrea Bocelli Foundation – Ente Filantropico, due realtà che, come le nostre, credono profondamente nel potere della musica di creare connessioni autentiche e comunità vive. Baricco ha immaginato la sua Traviata come un esperimento teatrale e umano: niente palcoscenico, nessuna platea, solo un cortile, la luce naturale del tramonto e poi il buio, atteso insieme al pubblico bevendo, cantando, emozionandosi.
I protagonisti
Un’opera lirica che torna tra la gente, realizzata con semplicità ma capace di comunicare in profondità. In questo scenario originale e coinvolgente, i nostri musicisti, diretti dal Maestro Enrico Melozzi, hanno suonato fianco a fianco con interpreti di altissimo livello: i Cameristi del Teatro alla Scala con il primo violino Francesco Manara, il pianista Davide Cavalli, il fisarmonicista e bandoneonista Mario Stefano Pietrodarchi, oltre agli interpreti vocali Floriana Cicio (Violetta), Andrea Tanzillo (Alfredo) e Franco Vassallo (Germont).
Orgoglio cilentano
“Una straordinaria occasione, affrontata con la serietà e la passione che da sempre ci contraddistinguono. Per l’Orchestra dei Fiati del Cilento e per il Complesso Bandistico Santa Cecilia di Castellabate, questa partecipazione rappresenta un riconoscimento importante: il frutto di anni di impegno sul territorio, di formazione e crescita artistica, ma anche della capacità di guardare oltre i propri confini e confrontarsi con progetti innovativi, che mettono al centro la musica come linguaggio universale e popolare.
È stato emozionante vedere che, in un cortile torinese, accanto a Baricco, Procaccini, Campaner e Melozzi e agli artisti della Scala, c’era anche un pezzo di Cilento. E ancora più bello è pensare che da questo piccolo ma grande momento possano nascere nuove opportunità, nuovi viaggi e nuovi incontri.