Si è tenuto questa mattina, presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Salerno, un incontro dedicato agli studenti di alcune scuole del territorio, con l’obiettivo di sensibilizzare i più giovani alla cultura della legalità e al contrasto di ogni forma di violenza.
La giornata
L’appuntamento ha rappresentato un momento di dialogo diretto tra gli studenti e i rappresentanti dell’Arma, chiamati non solo a trasmettere un messaggio, ma soprattutto ad ascoltare. «Non siamo qui soltanto per parlare – ha spiegato il comandante provinciale dei carabinieri, Filippo Melchiorre – ma per ascoltarvi», sottolineando l’importanza del confronto con i ragazzi e della loro partecipazione attiva.
L’impegno dei Carabinieri
Nel suo intervento, il Comandante Melchiorre ha evidenziato la necessità di un impegno condiviso: «Bisogna fare qualcosa in più. Parlare con gli studenti, incontrarli, ascoltarli. Oggi non siamo qui solo per trasmettere un messaggio, ma per capire cosa vivono e cosa osservano».
Il Comandante ha anche ricordato che a ogni ragazzo è stato consegnato il “violenzametro” dell’Arma dei Carabinieri, uno strumento semplice ma efficace per riconoscere segnali e dinamiche potenzialmente pericolose: «Dal piccolo diverbio alla minaccia, fino alle lesioni: tanti comportamenti possono essere campanelli d’allarme. Riconoscerli in anticipo significa prevenire la violenza».
I dati provinciali
Melchiorre ha poi commentato i dati provinciali. Anche in provincia di Salerno il fenomeno mantiene numeri alti. Tuttavia, il costante aumento delle denunce non va interpretato solo in senso negativo: indica anche una maggiore consapevolezza e fiducia nello Stato. Un messaggio chiaro: denunciare è un atto di coraggio, e le istituzioni sono presenti per accogliere, proteggere e intervenire.
Inaugurata una panchina rossa
Nel corso dell’iniziativa è stata inaugurata anche una panchina rossa, simbolo del rifiuto della violenza sulle donne, donata dall’associazione Crisalide in rete. Un gesto dal forte valore simbolico, che testimonia la vicinanza dell’Arma e delle associazioni del territorio alle vittime e al percorso di prevenzione.
Roberta Bolettieri, Presidente dell’associazione, ha ribadito l’importanza della collaborazione tra istituzioni e società civile per contrastare un fenomeno ancora troppo diffuso.

