Con la sentenza n. 1154/2025, pubblicata il 18 giugno, il Tar sezione Salerno ha respinto il ricorso di un farmacista contro la delibera n. 147/2024 del Comune di Camerota, confermando la legittimità della decisione comunale di chiudere i dispensari farmaceutici ordinari e istituire tre nuovi presidi stagionali.
Competenze comunali
Secondo quanto stabilito dal Tribunale, la Giunta comunale è competente a decidere in materia di apertura e chiusura di dispensari farmaceutici, in virtù dell’art. 1, commi 54-bis e seguenti della L.R. Campania n. 5/2013, come modificata dalla L.R. n. 35/2020. Il giudice ha precisato che non è necessario un atto di revoca separato per ogni autorizzazione pregressa, purché la delibera dia adeguata contezza delle motivazioni e degli atti incisi.
No al rinnovo automatico delle autorizzazioni stagionali
Il Tar ha rigettato l’idea che le autorizzazioni stagionali possano essere rinnovate automaticamente a tempo indeterminato. Il rinnovo, infatti, non costituisce un diritto acquisito ma presuppone il rispetto dei requisiti di legge, da verificare annualmente. La nuova istruttoria del Comune è stata giudicata “approfondita e conforme” alla precedente sentenza n. 918/2024, che aveva annullato una delibera per carenza istruttoria.
Razionalizzazione del servizio
La sentenza sottolinea come l’interesse pubblico alla corretta ed equa distribuzione dell’assistenza farmaceutica prevalga sull’interesse del ricorrente. Il Collegio ha evidenziato la necessità di procedere alla ridefinizione della rete dei presidi territoriali secondo criteri di efficienza e coerenza con la normativa sopravvenuta.
Il commento
A nostro avviso – dichiara l’avv. Pasquale D’Angiolillo – la sentenza rappresenta un punto fermo nell’interpretazione della normativa regionale campana sui dispensari farmaceutici, segnando un’evoluzione verso un sistema più flessibile e fondato su istruttorie aggiornate.
Verso un nuovo modello territoriale
Il Tribunale ha inoltre:
valorizzato il ruolo pianificatorio e discrezionale della Giunta comunale, nei limiti della legge e con istruttoria adeguata;
ridimensionato il valore giuridico delle autorizzazioni consolidate, anche di lunga data;
riaffermato l’inesistenza di un diritto soggettivo alla permanenza dei dispensari in mancanza dei requisiti previsti.
Dal nostro punto di vista – aggiunge l’avv. D’Angiolillo – la pronuncia consolida il principio secondo cui la distribuzione dei presidi farmaceutici deve seguire criteri di efficienza, attualità e adeguatezza, non privilegi consolidati. Una decisione che legittima una nuova stagione di programmazione territoriale, soprattutto per aree turistiche a forte fluttuazione stagionale come Camerota.