Si è tenuta, con grande successo, sabato 11 ottobre, la seconda edizione di “Terre dell’Aglianicone”, evento enologico promosso dalla Cilento Wine & Food SRLS, dedicato alla valorizzazione dell’Aglianicone, vitigno autoctono del Cilento. Cornice d’eccezione dell’iniziativa è stato Palazzo De Philippis, elegante dimora settecentesca recentemente recuperata, oggi divenuta luogo di promozione enogastronomica e culturale. Un simbolo di rinascita per Bellosguardo e per l’intera area degli Alburni, dove l’autentico fa da padrone.
La presentazione
Non sono mancati momenti di confronto con produttori, enologi e giornalisti, volti a riflettere sul ruolo strategico dell’agricoltura sostenibile, della filiera corta e della viticoltura di qualità per lo sviluppo del territorio. Il progetto “Terre dell’Aglianicone” nasce infatti con l’obiettivo di riportare al centro dell’attenzione un vitigno storicamente marginalizzato, oggi riscoperto grazie all’impegno di una rete di produttori locali, uniti dalla volontà di tutelare e promuovere le eccellenze vitivinicole del Cilento.
L’evento nella splendida cornice di Palazzo De Philippis
Palazzo De Philippis, sede dell’evento, si è rivelato ancora una volta un luogo strategico per la valorizzazione del patrimonio agroalimentare e culturale dell’area Alburnina, confermando la sua vocazione di spazio polifunzionale dedicato alla promozione territoriale e alla lotta allo spopolamento delle aree interne. La buona riuscita dell’evento rappresenta un segnale positivo per il settore e per il territorio, testimoniando come cultura, enogastronomia e cooperazione possano generare nuove opportunità di crescita economica e turistica.
La qualità delle proposte food, a cura di eccellenze locali come Kasanna, CheManera e Braceria L’Incontro, ha completato un percorso enogastronomico autentico e coinvolgente. “Terre dell’Aglianicone” si conferma così un progetto capace di coniugare tradizione e innovazione, con lo sguardo rivolto alla sostenibilità e alla valorizzazione identitaria del territorio. Non è stato solo un evento sul vino.
È stata una dichiarazione d’amore al territorio, ai suoi paesaggi, alla sua storia e a chi ancora crede nella possibilità di costruire futuro proprio qui, dove tutto sembra più lento, ma infinitamente più vero. “Terre dell’Aglianicone” è il brindisi di un territorio che non si arrende, che sceglie di raccontarsi attraverso i suoi frutti più autentici. L’appuntamento è già proiettato al prossimo anno, con l’auspicio di un’edizione ancora più ricca di contenuti e presenze.