Un’intossicazione alimentare di massa ha colpito circa sessanta persone, molte delle quali turisti provenienti dalla Campania, in un villaggio turistico di Nicotera, in provincia di Vibo Valentia. I malcapitati, tra cui anche bambini di due e quattro anni, hanno accusato sintomi come vomito e dissenteria. Soccorsi dal 118, sono stati assistiti sia nelle camere della struttura che in diversi presidi sanitari della zona.
Sul luogo sono prontamente intervenuti i Nas (Nuclei Antisofisticazioni e Sanità) e il 118 per le prime indagini e per soccorrere i turisti.
Le parole del sindaco
Sulla vicenda è intervenuto il sindaco di Nicotera, Giuseppe Marasco, che, tramite il suo profilo Facebook, ha espresso solidarietà ai turisti: “i migliori auguri di pronta guarigione a tutte le persone coinvolte”. Il sindaco ha voluto rassicurare la comunità e i futuri visitatori, specificando che l’episodio non coinvolge i ristoranti aperti al pubblico sul territorio comunale: “è importante chiarire che l’episodio non riguarda i ristoranti con libero accesso presenti nel nostro territorio. I nostri locali sono sottoposti a controlli rigorosi e conosciuti per la sicurezza alimentare e la qualità dei prodotti”.
Le testimonianze dei turisti
Le diagnosi dei medici confermerebbero l’ipotesi di una grave intossicazione alimentare. Le persone coinvolte, che avevano prenotato soggiorni da una a due settimane, hanno dovuto interrompere bruscamente le loro vacanze. I sintomi: vomito, diarrea.
Le azioni delle autorità e la richiesta di risarcimento
A seguito delle denunce, è scattato un blitz dei Nas e dell’azienda sanitaria provinciale, che hanno ispezionato le cucine della struttura, prelevando campioni di cibo e disponendo la distruzione di tutti gli alimenti conservati. I carabinieri continuano a presidiare la zona per far luce sulla dinamica dei fatti.
Molte delle famiglie colpite hanno già lasciato il villaggio e si stanno organizzando per chiedere un rimborso e costituire una class action per tutelare i propri diritti.