La comunità di Moio si unisce attorno al suo santo protettore. Nella giornata di ieri, con la tradizionale processione per le vie della contrada, si sono conclusi i festeggiamenti in onore di Sant’Antonio da Padova. Un momento di fede che continua a rappresentare un’occasione di grande partecipazione e aggregazione.
I festeggiamenti
La festa ha avuto inizio con la processione per le vie della contrada, a conclusione della Santa messa, salutata da tanti presidenti che hanno atteso la statua del santo dinanzi alle loro abitazioni per omaggiarla. In serata, poi, il programma è proseguito con i festeggiamenti civili, buon Piazza Moio fulcro della festa con lo spettacolo del comico Paolo Caiazzo. Come da tradizione lo spettacolo di fuochi pirotecnici ha chiuso i festeggiamenti e dato appuntamento al prossimo anno.
Tra fede e aggregazione
La festività di Sant’Antonio si riconferma un appuntamento sentito perché, come ha sottolineato il parroco Don Carlo Pisani, negli ultimi anni è riuscito ad avvicinare ancor di più la contrada alla chiesa e al suo protettore. La contrada Moio di Agropoli ha concluso ieri i solenni festeggiamenti in onore di Sant’Antonio da Padova, un evento che ha unito la comunità in un momento di profonda fede e aggregazione. La giornata di festa è iniziata con la Santa Messa, seguita dalla tradizionale processione. La statua del santo è stata accolta con devozione dai numerosi residenti che, innanzi alle loro abitazioni, hanno atteso il passaggio per omaggiarla. In serata i festeggiamenti civili hanno animato Piazza Moio, trasformata nel fulcro della celebrazione.
La festa civile
Il comico Paolo Caiazzo ha intrattenuto il pubblico con il suo spettacolo, offrendo un momento di leggerezza e divertimento. Come da tradizione, i festeggiamenti si sono conclusi con un suggestivo spettacolo di fuochi pirotecnici, promettendo un nuovo appuntamento per il prossimo anno. La festività di Sant’Antonio si conferma un appuntamento molto sentito, capace di rafforzare il senso di appartenenza della comunità. Il parroco, Don Carlo Pisani, ha evidenziato come negli ultimi anni sia stato possibile avvicinare ancor di più la contrada alla chiesa e al suo protettore, consolidando un legame spirituale e sociale.