Dopo anni di servizio, Don Carlo Pisani lascia la parrocchia di Sant’Antonio a Moio, frazione di Agropoli. La notizia del suo trasferimento, deciso dal vescovo della Diocesi di Vallo della Lucania, ha scosso profondamente la comunità, in particolare i ragazzi dell’oratorio Lilium, che hanno voluto salutarlo con una lettera toccante. Don Carlo è stato assegnato a una nuova parrocchia nel comune di Castellabate.
Il distacco, come scrivono i giovani, “è uno di quei momenti che mai avremmo voluto vivere”, e il loro messaggio esprime il dolore per una separazione che si avverte come inevitabile ma non per questo meno difficile. La lettera è un fiume in piena di gratitudine e affetto, e racconta di un legame che va ben oltre il semplice rapporto tra parroco e fedeli.
Più di un parroco, un padre
Per i ragazzi di Lilium, Don Carlo è stato un punto di riferimento, una vera e propria guida. “In questi nove anni tu sei stato molto più di un parroco: sei stato il nostro padre, il nostro faro, la mano che ci ha guidati quando eravamo smarriti e il sorriso che ci ha incoraggiati quando non avevamo la forza di andare avanti.”
Il suo operato ha trasformato la comunità in una “vera famiglia”, instillando nei cuori dei giovani il desiderio di servire e di costruire legami indissolubili. L’annuncio del trasferimento, arrivato “come un fulmine a ciel sereno”, ha lasciato tutti increduli e con un “vuoto dentro”, un colpo difficile da accettare per chi in lui aveva trovato un “punto di riferimento sicuro”.
Un’eredità di amore e servizio
Nonostante il dolore, la promessa dei ragazzi è chiara: non disperderanno l’eredità che Don Carlo lascia. “Ti promettiamo che non disperderemo ciò che ci hai insegnato. Raccoglieremo la tua eredità di amore e di servizio, saremo noi la spinta propulsiva che tu hai sempre sognato per la nostra comunità.”
Le parole di commiato sono piene di gratitudine per gli insegnamenti e il sostegno ricevuti: “Grazie, Don Carlo. Grazie per averci voluto bene con cuore sincero, per averci ascoltati, guidati, corretti e incoraggiati. Grazie per ogni volta che hai asciugato una nostra lacrima o condiviso con noi una gioia.”
La lettera si conclude con la consapevolezza che questo non è un addio, ma un arrivederci. I semi piantati da Don Carlo continueranno a fiorire, e il suo ricordo e il suo sorriso resteranno vivi nei cuori dei giovani della comunità di Moio.