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Golfo di Policastro: notte di lavoro, danni per milioni di euro

E' stata una notte di lavoro nel Golfo di Policastro. Decine di famiglie sfollate e danni per milioni di euro. Chiesto stato di calamità

A cura di Ernesto Rocco
Pubblicato il 18 Novembre 2020
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Hanno lavorato per tutta la notte e tutt’ora sono all’opera le squadre chiamate a soccorrere le comunità del Golfo di Policastro. Nella notte tra lunedì e martedì un violento acquazzone ha devastato i comuni di Santa Marina, Ispani e Vibonati e in particolare le aree costiere. Alla pioggia si è aggiunta la furia dei torrenti che hanno creato notevoli danni in particolare a Villammare. La conta dei danni rivela numeri inclementi: 5 milioni di euro, stando ad una prima stima, nel solo comune di Vibonati. Una vera e propria catastrofe provocata da una frana che dal versante collinare è scesa fino a valle e contemporaneamente dalla pioggia e dai corsi d’acqua che sono esondati.

La situazione a Vibonati

Il risultato è drammatico: decine di abitazioni sono state invase da fango e detriti così come garage e locali siti a livello strada e seminterrati. Lungo la costa, in località Le Piane, la spiaggia è stata completamente erosa e si è creato un dislivello di quasi cinque metri.

“Quando ho scelto di impegnarmi con la Protezione Civile – spiega la responsabile di Vibonati del gruppo lucano, Anna Maria Maiorano – non pensavo di trovarmi ad affrontare certe situazioni che fino a ieri avevamo visto soltanto in tv. In decine di casa c’è fino ad un metro e mezzo di fango e siamo stati impegnati per ore a ripulirle”.

Il problema ha interessato sia la frazione costiera di Villammare che il Capoluogo. La protezione civile gruppo lucano è intervenuta con tutte le squadre della Provincia e insieme ai vigili del fuoco i volontari hanno lavorato alacremente per rendere accessibili le case. Ma molte persone questa notte non hanno potuto rientrarvi.

Ulteriori problemi si segnalano alla viabilità. I tecnici Anas hanno cercato di ripulire la Ss18, principale via di collegamento con Sapri e l’ospedale. Qui la notte scorsa una persona che doveva raggiungere proprio il nosocomio è rimasta bloccata ed è stata soccorsa dal consigliere comunale di Vibonati Manuel Borrelli. I carabinieri pure sono stati impegnati in vari interventi di salvataggio. Se la statale è però tornata percorribile resta chiusa la Sp10 e l’invito è tutt’ora a non percorrere strade secondarie.

Lo scenario è ovunque apocalittico. Pioggia e torrenti hanno divelto anche pali della luce e del telefono e rotto tubazioni dell’acqua: di fatto molte utenze non hanno servizi.

I danni ad Ispani

Non dissimile la situazione ad Ispani. In questo caso l’area collinare non ha subito grossi problemi. Frane si registrano a San Cristoforo ma è Capitello, lungo la costa, dove si sono segnalati i problemi maggiori. Il sindaco di Francesco Giudice è salito su una ruspa per liberare le strade e insieme agli altri amministratori ha aiutato a ripulire edifici pubblici e privati.

“La situazione è critica – spiega Antonio Ionnito, capogruppo di maggioranza – noi amministratori come tanti cittadini abbiamo passato due notti fuori per aiutare le squadre di soccorso a risolvere i problemi che si sono registrati sul territorio“.

Si è lavorato per ore per aspirare fuori l’acqua e per ripulire i torrenti. Alle squadre di protezione civile gruppo lucano si sono affiancate quelle della protezione civile regionale. Anche qui ci sono sfollati: per loro sono stati messi a disposizione i locali del residence La Cycas: la proprietà si è offerta di aiutare le popolazioni del Golfo.

La situazione a Policastro Bussentino

Una ventina le famiglie di Policastro rimaste senza il loro tetto. Anche qui si fa la conta dei danni, il territorio è stato completamente allagato anche a seguito dell’esondazione del Bussento e pure qui è stato necessario intervenire per liberare case, locali, negozi. Il sindaco Giovanni Fortunato già la notte scorsa ha aperto il cineteatro per accogliere gli sfollati. Danni si segnalano anche alle colture: la Confagricoltura è intervenuta chiedendo aiuti per il settore.

Notevole il lavoro anche della Croce Rossa e di altre associazioni di volontariato che ha fornito piatti caldi e bevande a soccorritori e cittadini dei tre centri. Dai comuni è partita già la richiesta di riconoscimento dello stato di calamità naturale; un appello condiviso anche dal consigliere regionale Attilio Pierro.

A Palinuro esondano Lambro e Mingardo

Alla richiesta cui si accodano anche le aree più a nord: disagi, infatti, si sono segnalati anche a Palinuro per l’esondazione di Lambro e Mingardo. Campi allagati, così come abitazioni e negozi. Protezione Civile al lavoro anche per rimuovere parti di roccia caduti sulle strade interne e sulla Mingardina.

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