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Il palazzo baronale entra nel patrimonio comunale di Alfano. «Una data storica»

Il Comune di Alfano dopo un lungo iter è entrato in possesso del palazzo baronale Speranza. Si punta ora ad interventi di recupero

A cura di Ernesto Rocco
Pubblicato il 17 Giugno 2020
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ALFANO. «Oggi è una data storica nella quale si raccolgono i frutti dell’impegno di questa amministrazione comunale e della mediazione con la Curia vescovile di Vallo della Lucania».
Così il sindaco di Alfano, Elena Anna Gerardo, ha commentato la definizione dell’acquisto da parte del Comune della proprietà del palazzo baronale Speranza.
Si tratta di un edificio sito nel centro di Alfano, appartenuto ai baroni Speranza di Laurito che provvidero poi a donarlo alla curia.

Il palazzo baronale Speranza


Dotato di un cortile centrale, il palazzo baronale Speranza si articola in un imponente complesso edilizio situato in posizione lievemente sopraelevata rispetto al centro abitato.

L'ingresso del palazzo baronale
L’ingresso del palazzo baronale

A dispetto della sua importanza l’edificio ormai da decenni versa in condizioni di decadenza. Sarebbero necessari interventi drastici di manutenzione che però l’Ente non ha potuto eseguire.

I fondi comunali sono esigui e accedere a finanziamenti è risultato fin ora impossibile. Il Comune, infatti, vantava sull’immobile un mero contratto di comodato prima e di locazione poi.

Il progetto di recupero

Con il passaggio di proprietà dalla curia di Vallo della Lucania al Comune, invece, l’amministrazione può programmare il recupero e il riutilizzo della struttura. A confermarlo il sindaco Elena Anna Gerardo:

“Ora le nostre energie saranno concentrate a ridare nuova vita al palazzo baronale, simbolo primario e importante della nostra comunità, proponendo progetti comunali e chiedendo finanziamenti per la messa in sicurezza e il restauro.

Anche se ció richiederà tempo, noi impiegheremo tutte le nostre energie per ottenere il massimo risultato”.

Il primo cittadino non ha mancato di ringraziare quanti hanno contribuito a garantire l’acquisto del palazzo baronale:

“Don Aniello per la sua attiva e insostituibile collaborazione e Don Francesco Pecoraro per avermi sostenuta nel percorso burocratico con dedizione.
Un ringraziamento particolare a Sua Eccellenza, il Vescovo Ciro Miniero per aver ascoltato le mie richieste e per aver compreso che il palazzo baronale rappresenta un elemento importante dell’identità storico-culturale della nostra comunità”

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