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L’Ordine Francescano Secolare di Pollica, abbandona la gestione del Convento

Malcontento generale della popolazione

A cura di Chiara Esposito Pubblicato il 11 Ottobre 2018
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POLLICA. Nella serata di martedì, 9 ottobre, si è tenuto, presso il Palazzo Capano, un incontro volto ad informare l’intera comunità, circa lo stato di attuazione del progetto di riqualificazione e restauro del Convento Santa Maria delle Grazie di Pollica, indetto dal Sindaco Stefano Pisani.

Il Convento Francescano, costruito su iniziativa della cittadina e del Principe Vincenzo Capano, attorno l’anno 1611, già mesi addietro, era stato oggetto di numerose riunioni, poiché, i lavori iniziati nel dicembre 2015, in seguito ad un importante investimento finanziario, furono realizzati solo parzialmente fino ad essere poi bloccati per via di un incombente rischio idrogeologico che minaccia una parte del paese stesso. Affinché la riqualificazione del Convento seguisse il suo corso, risultava necessario un ulteriore investimento economico per la messa in sicurezza del territorio.

La gestione del Convento, fin dalla sua nascita, è sempre stata nelle mani dell’Ordine Francescano Secolare di Pollica, riconosciuto dal Consiglio Regionale OFS della Campania, il quale ha rappresentato per i pollichesi un punto fermo. Difatti, quanto emerso dall’incontro di ieri, ha destato l’indignazione generale dell’intera cittadinanza. Il Comune, in seguito ai cedimenti strutturali del bene, aveva stipulato un accordo con la Comunità Francescana, con il quale si stabiliva che il convento, nei mesi della ristrutturazione, sarebbe passato temporaneamente nelle mani dello stesso, con l’impegno successivo, da parte dei Frati, a lavori terminati, di ritornare nella loro dimora.

Nel mese di dicembre, gli stessi, riuniti in Capitolo (assemblea elettiva e legislativa di frati dell’Ordine francescano), dopo secoli di tradizione storica hanno però deciso di lasciare in via definitiva il Convento, consegnandolo risolutivamente al Comune e di non farvi più ritorno.

L’intera cittadina di Pollica nel corso degli ultimi mesi, ha sperato ed invocato i Frati a ritornare ad essere parte integrante dell’intera comunità. A conti fatti, però, sembra che le loro preghiere non siano state ascoltate. Nonostante il malcontento generale, i cittadini hanno intrapreso una campagna di sollecito, volta alla riapertura della Chiesa Santa Maria delle Grazie che era stata affidata in comodato d’uso ai Frati stessi, anche se di proprietà del Ministero, la quale risulta essere , sebbene non vi sia alcun atto ufficiale che lo accerti, chiusa al pubblico. Per tale ragione, l’impegno collettivo è quello di portare in auge la verità e di trovare chiare e precise soluzioni. In questa Chiesa sono custoditi beni di un inestimabile valore storico-culturale (la statua di San Francesco e quella della Madonna delle Grazie, Santa protettrice di Pollica) che, dato lo stato di abbandono, rischiano di essere deteriorati dal tempo e dalle possibili infiltrazioni d’acqua ivi presenti.

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