
I consiglieri comunali di minoranza di Santa Marina, Vincenzo Castaldo e Daria Scarpitta, appartenenti al gruppo “Insieme per tutti”, hanno formalmente richiamato l’attenzione del facente funzioni, della Giunta e del Consiglio comunale sulla necessità di costituire l’Ente parte civile nel procedimento penale a carico del Sindaco pro tempore, attualmente sospeso in seguito a un provvedimento prefettizio. Il primo cittadino è imputato per reati di corruzione e concussione.
L’udienza preliminare relativa al procedimento è fissata per il prossimo 28 ottobre 2025 dinanzi al Giudice per l’Udienza Preliminare (G.U.P.) del Tribunale di Lagonegro. I consiglieri ritengono che la costituzione di parte civile sia un “atto dovuto”, finalizzato a “tutelare l’immagine, la credibilità e l’interesse pubblico del Comune”, potenzialmente lesi dalle gravi accuse contestate.
Secondo le contestazioni apprese dalla Procura della Repubblica di Lagonegro, emergerebbero presunte “sistematiche ingerenze del Sindaco nell’attività amministrativa e negli uffici comunali”. I consiglieri sottolineano che tali condotte, qualora accertate, “avrebbero arrecato un danno diretto e concreto all’Ente”.
Questo danno non riguarderebbe solo il profilo economico o reputazionale, ma investirebbe anche la “corretta funzionalità e imparzialità dell’amministrazione pubblica”. Inoltre, le presunte azioni avrebbero leso “in modo significativo la fiducia dei cittadini nelle istituzioni locali”. In tale contesto, la scelta di costituirsi parte civile è considerata un “dovere istituzionale” per tutelare l’interesse generale della comunità e riaffermare i principi fondamentali di legalità, trasparenza e buon andamento che devono guidare l’azione amministrativa.
Vincenzo Castaldo e Daria Scarpitta invitano il facente funzioni, la Giunta e il Consiglio a “promuovere senza indugio gli atti necessari” per la costituzione di parte civile.
In questa fase definita “delicata”, i consiglieri rivolgono un appello particolare a tutti i componenti dell’Assise, con una specifica richiesta ai colleghi di maggioranza: di non assumere una “posizione di difesa politica del Sindaco”, ma di agire in qualità di “organo rappresentativo dell’intera cittadinanza”, pienamente “consapevoli della responsabilità che deriva dal proprio mandato istituzionale”.