Il Cilento si trova ad affrontare, anche quest’anno, l’annoso e grave problema della siccità, che durante i mesi estivi si intensifica, creando notevoli disagi.
La mappa dei disagi
In particolare in alcune zone pedemontane la situazione è diventata insostenibile, con il razionamento dell’acqua potabile per periodi di tre-quattro ore al giorno. Questo forte disagio colpisce una comunità che in estate vede un significativo aumento di residenti a causa della presenza di turisti e villeggianti. Per affrontare questa emergenza, è stata avviata una raccolta di firme nei comuni di Giungano, Agropoli, Capaccio-Paestum, Torchiara e nelle aree circostanti. La petizione è indirizzata al governatore della Campania, Vincenzo De Luca, con l’obiettivo di sollecitare un suo intervento.
Il documento Asis
Nel documento si evidenzia che il razionamento idrico si è acuito dopo il subentro del consorzio ASIS, che, pur avendo aumentato il costo del servizio, non ha portato i miglioramenti sperati. Al contrario, si legge nella petizione: «…sta succedendo l’esatto contrario con uno scarico di responsabilità molto grave e preoccupante per il futuro» La petizione descrive una situazione allarmante, che rievoca scenari ormai superati: «Intere famiglie sono state costrette nel mese di agosto, ma il fenomeno è ingovernabile da maggio… a quotidiani rifornimenti con taniche alle fontanelle pubbliche rimandandoci a scenari di trent’anni fa che pensavamo superate dalla storia.»
Le richieste
La richiesta al governatore è chiara e urgente: «Chiediamo un vostro interessamento affinché ci sia un’immediata inversione di rotta di questa situazione, l’individuazione di possibili responsabilità e l’assicurazione che per il prossimo anno, anche in una prospettiva di vero rilancio dell’offerta turistica, tutto ciò non debba ripetersi.»