Il comune di Sapri si trova nuovamente al centro di una disputa legale riguardante le concessioni demaniali marittime.
L’iter
La vicenda, che si trascina da tempo, ha visto l’amministrazione comunale tentare di garantire la continuità delle attività balneari, scontrandosi però con i principi di libera concorrenza promossi dalle autorità garanti. Già lo scorso anno, il Comune aveva adottato una delibera per prorogare automaticamente le concessioni oltre il 31 dicembre, senza ricorrere a una gara pubblica. Questa decisione era stata presa in un contesto normativo controverso e ancora oggetto di dibattito. La scelta dell’amministrazione fu prontamente contestata dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm). A gennaio, il TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) aveva accolto il ricorso dell’Antitrust, stabilendo la necessità di una pubblica gara e annullando di fatto l’atto della giunta comunale.
Nonostante la precedente pronuncia, la questione si è ripresentata in vista della stagione estiva. Nella scorsa primavera, per assicurare la continuità operativa, il Comune di Sapri ha emesso un nuovo avviso pubblico che, secondo l’interpretazione dell’Agcm, avrebbe garantito una ulteriore proroga delle concessioni esistenti. La mossa del Comune ha innescato una nuova e immediata reazione da parte dell’Autorità Garante. L’Agcm, infatti, ha ribadito che l’assenza di una gara pubblica violerebbe i fondamentali principi di equità, trasparenza e non discriminazione. Secondo l’Autorità, il provvedimento comunale andrebbe contro la normativa europea in materia di concorrenza.
Nuova battaglia legale
Di fronte a questa valutazione, che di fatto considera l’atto illegittimo, l’Agcm ha ufficialmente annunciato una nuova impugnativa davanti al Tribunale Amministrativo. Il Comune di Sapri, dal canto suo, conferma la validità del provvedimento adottato. Tuttavia, la vicenda delle concessioni demaniali marittime rischia concretamente di finire nuovamente dinanzi a un tribunale amministrativo, prolungando l’incertezza per gli operatori e l’amministrazione stessa. La nuova battaglia legale tra l’ente locale e l’Antitrust si preannuncia come un nuovo capitolo di una complessa situazione normativa, con un impatto diretto sulla gestione del demanio costiero.