Una situazione insostenibile e un malumore che contagia tutti i pescatori del Cilento. Un vero e proprio grido d’allarme è quello lanciato dai principali protagonisti del mare dopo la decisione di prolungare il fermo delle attività fino al 30 novembre disposto con decreto ministeriale nei giorni scorsi.
I malumori dei pescatori
Un estensione impossibile da digerire per una categoria che già, quotidianamente, è costretta a stringere i denti per portare avanti un lavoro che si tramanda di generazione in generazione e che sfama centinaia e centinaia di famiglie.
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Dai porti di Castellabate e Casal Velino, questa mattina, abbiamo raccolto le testimonianze di alcuni pescatori della zona: “Ormai viviamo alla giornata. Trenta giorni sono molti per noi e la maggior parte delle imbarcazioni sono costrette a restare ferme. Urgono indennizzi o forme di sostegno per una categoria già penalizzata da tempo”.

