Cresce l’attesa a Pellare per lo svelamento dell’ultima scultura di Emanuele Stifano, che si terrà venerdì 15 agosto, alle ore 21, in concomitanza con la prima serata del festival Autoctono.
La scultura
L’opera, voluta e finanziata dal Comune di Moio della Civitella, nasce nell’ambito di un progetto più ampio di riqualificazione dello spazio tra Via Clemente Merola e i Giardini Torrusio, dando vita a un luogo che non è solo passaggio bensì uno spazio nuovo, su più livelli, che valorizza l’area e diventa nuovo punto focale del paese. La scultura, realizzata in bronzo e collocata su un basamento cilindrico che ricorda il torchio vinario, rappresenta Bacco, e racchiude una simbologia che parte dalle radici del luogo con la figura di Bacco/Dioniso, dio del vino e dei misteri, simbolo dell’ebbrezza e arriva al mondo contadino e all’importante tradizione del vino. La mitologia antica così si lega alla vita contemporanea di Pellare, alla produzione vinicola che ha sempre caratterizzato il paese e che negli ultimi anni ha visto un fiorire di nuove realtà.
Un’opera prestigiosa
La fontana di Bacco come celebrazione di un mito e manifesto di una comunità, che rimane profondamente legata ai rituali del vino. Bacco incoronato da foglie di vite solleva in alto dei grappoli di uva dai quali scorre un filo d’acqua. A impreziosire la fontana dei dettagli a mosaico realizzati da Carla Passarelli. Emanuele Stifano lavora da oltre venti anni come scultore, usando marmo, terracotta e bronzo, con i quali realizza opere raffinate cariche di espressività. Le sue sculture sono state esposte in numerose sedi prestigiose in Italia