Il Comune di Padula ha espresso parere negativo alla realizzazione di una nuova stazione di telefonia mobile in località “Strettoia dei Monaci”. Il progetto, presentato nell’ambito del bando PNRR Italia 5G, prevedeva l’installazione di un impianto alto 34 metri, ma è stato bocciato dagli enti preposti alla tutela paesaggistica e ambientale.
Antenna 5G a Padula: i motivi della scelta
A pesare sulla decisione sono stati i vincoli paesaggistici che gravano sull’area. La Commissione paesaggistica comunale, riunitasi lo scorso 27 agosto, ha definito la struttura “anomala e impattante”, sottolineando il rischio di compromettere il valore ambientale del corso d’acqua protetto Fosso Fabbricato e di alterare la percezione del paesaggio circostante, che comprende il centro storico, il convento di San Francesco, l’area archeologica di Cosilinum e la Certosa di San Lorenzo.
Il parere della Commissione
In particolare, la Commissione paesaggistica comunale ha così motivato il diniego: «Parere negativo in quanto la tipologia dell’opera da installarsi risulta avulsa rispetto al contesto paesaggistico di riferimento, del tutto anomala ed impattante, tale da pregiudicare il valore paesistico ambientale del corso d’acqua protetto, nonché tale da alterare il paesaggio percepito dal fronteggiante centro storico, dalle limitrofe area convento San Francesco, area San Sepolcro, area archeologica Cosilinum, nonché dal Monumento Certosa San Lorenzo. Inoltre dato il sito collinare prescelto, tale opera, dalle dimensioni già elevate (34m) appare ancora più visibile dai punti di intervibilità che la rendono decontestualizzata e deturpativa per l’assetto paesaggistico e ambientale esistente, non mitigata ne mitigabile nel contesto e negativamente percepibile. La stessa costituisce elemento di contrasto in quanto del tutto differente rispetto al paesaggio antropico».
La posizione della Soprintendenza
Il giudizio negativo è stato condiviso anche dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Salerno e Avellino, che ha ribadito l’incompatibilità dell’opera con il contesto tutelato. Nella relazione viene evidenziato come la torre, paragonabile a un edificio di dieci piani, rappresenterebbe un elemento “fuori scala” e invasivo, percepibile da numerosi punti panoramici.
Alla stessa conclusione è giunta la Soprintendenza speciale per il PNRR.
Il commento del sindaco
«Accogliamo con senso di responsabilità l’esito della valutazione sul progetto di realizzazione della stazione di telefonia mobile. La tutela del nostro paesaggio e dei nostri beni culturali – commenta la sindaca di Padula, Michela Cimino – resta per noi una priorità assoluta, perché rappresentano l’identità e la memoria della nostra comunità».