In merito alla mozione di sfiducia al vicesindaco di Sant’Arsenio, Andrea Vricella, a firma di 7 consiglieri comunali di maggioranza su 9 è intervenuto il Circolo territoriale di Fratelli d’Italia di Sant’Arsenio e San Pietro al Tanagro.
Il documento
“Non entriamo nelle dinamiche spicciole dei rapporti tra gli amministratori comunali, così come non ci appassioniamo alle polemiche dl piccolissimo cabotaggio intessute tra di essi, siamo però interessati all’impatto che una spaccatura politica così clamorosa avrà sul prosieguo di una azione amministrativa che ha nella mediocrità il principale tratto distintivo”. Comincia così il documento a firma del circolo territoriale. “Chiariamo subito, altresì, che non siamo intenzionati ad assumere la difesa d’ufficio del Vice Sindaco Vricella, non ne ha bisogno e lo farà per conto proprio nei modi e nei termini che più riterrà opportuno. Ad ogni buon conto, da cittadini ed osservatori interessati non possiamo esimerci dal manifestare pubblicamente alcune perplessità. In primo luogo poniamo un semplice quesito: c’è qualcuno disposto a credere che il Sindaco non sapesse preliminarmente nulla dell’iniziativa intrapresa dalla quasi totalità della propria maggioranza?
Noi vogliamo essere un tantino maliziosi e siamo portati a pensare che il primo cittadino sia stato perfino l’illuminato ispiratore di cotanto ardimento. Ma la nostra meraviglia si sofferma sulle motivazioni politiche a supporto del documento di sfiducia in particolare sulle dichiarazioni pubbliche e “private” di cui lo sfiduciato Vricella si sarebbe reso protagonista elevatosi, per questo, a novello picconatore dell’unità dell’amministrazione comunale di Sant’Arsenio. In buona sostanza si contesta al Vice Sindaco di non aver usato la dovuta prudenza di giudizio e valutazioni nel rapportarsi anche nelle interlocuzioni private. Ammettiamo la nostra ingenuità e di non aver minimamente percepito che nella nostra comunità fossero stati ripristinati i metodi della STASI, la polizia segreta della Germania dell’Est, che aveva il compito di salvaguardare il partito comunista al potere spiando, controllando e minacciando i cittadini”.