Nelle ultime settimane il tema della movida nel centro cittadino di Vallo della Lucania, è diventato oggetto di confronto acceso tra residenti, amministrazione e gestori dei locali.
Monta la protesta
Al centro delle polemiche, la musica diffusa nei fine settimana, ritenuta da diversi abitanti eccessivamente rumorosa e fonte di disturbo fino a tarda notte. Alcuni cittadini hanno segnalato situazioni di disagio dovute a schiamazzi e diffusione sonora oltre le due del mattino, descrivendo la piazza principale come una “discoteca a cielo aperto”.
Le richieste
Le richieste rivolte al Comune puntano a un maggiore controllo dei decibel e al rispetto degli orari di chiusura, con l’obiettivo di tutelare la quiete pubblica e il diritto al riposo. Sul fronte opposto, i titolari dei locali e numerosi giovani difendono la vivacità serale come elemento indispensabile per mantenere viva la città e sostenere l’economia locale.
La posizione degli operatori
Secondo molti operatori, una regolamentazione troppo rigida rischierebbe di penalizzare le attività commerciali e di spingere i giovani verso altri centri della zona. A intervenire nel dibattito è stato anche l’assessore comunale Pietro Miraldi, che ha invitato le parti a un confronto costruttivo.
“È vero, qualche sabato sera la musica può essere risultata un po’ alta e può dar fastidio a qualcuno – ha dichiarato – ma i giovani devono restare a Vallo e vivere qui. Bisogna trovare il giusto equilibrio, a tutto c’è una soluzione”.
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L’amministrazione comunale sta valutando possibili misure per conciliare il diritto al divertimento con quello al riposo, attraverso controlli più mirati e un dialogo costante tra residenti e operatori del settore. L’obiettivo, secondo quanto trapela da Palazzo di Città, è garantire una movida sostenibile, che possa convivere con le esigenze di chi in centro ci vive tutto l’anno.
Parola ai cittadini
Dopo le proteste dei residenti per i rumori notturni e la decisione dei gestori dei locali di sospendere le serate in segno di protesta, il paese si divide tra chi chiede più quiete e chi difende gli spazi di socialità. Le telecamere di InfoCilento hanno raggiunto i cittadini per ascoltare la loro posizione in merito.