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“Modus Milano”: il Cilento a 4 mani con Paolo De Simone e Vincenzo Cucolo | FOTO

Modus Milano – il nuovo concept store del Maestro pizzaiolo Paolo De Simone – è uno dei locali più chic della metropoli lombarda

A cura di Bruno Sodano Pubblicato il 12 Aprile 2023
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Lista immagini 1/6
dolce alla borragine, grappa, mandorla e fondente
foglie e patate moderna
fritto con borragine
Giusy Battaglia e Paolo De Simone
pizza con fiordilatte, uova strapazzate, asparagi selvatici e guanciale
polpetta al pane raffermo, guanciale, carciofi e crema al pecorino

Modus Milano – il nuovo concept store del Maestro pizzaiolo Paolo De Simone – è uno dei locali più chic della metropoli lombarda. Aperto da quasi un anno, è riuscito a conquistarsi fin da subito un posto importante fra le migliori pizzerie di Italia e nel mondo.

Un locale elegante dall’atteggiamento familiare

Arredamento elegante, gestione sala professionale e dall’atteggiamento familiare e sorridente, stile inconfondibile di grande gusto. Diverse le serate organizzate per infondere la cultura cilentana nel cuore del dei lombardi, quella con lo chef Vincenzo Cucolo è stata davvero epica.

Un menù “Contro lo Spreco” raccontato dal Restaurant Manager Vincenzo Ricchiuti, che da anni segue De Simone nelle sue vincenti avventure. Ogni piatto è stato studiato per coniugare il buono del vegetale bio disponibile e spontaneo a quella che è la cultura esigente e metropolita della città ospitante.

Sold out e salotto per diversi personaggi famosi

Un sold out garantito che ha visto fra gli ospiti in sala personaggi noti e seguiti del mondo televisivo: la famosa food content creator Giusy Battaglia (conosciuta come Giusina in Cucina) e Roberto Parodi, famoso non per le sorelle ma per il suo grande percorso di giornalista, scrittore e comunicatore.

Che la serata abbia inizio con l’ entrèe: cacioricotta di capra a breve stagionatura, da mangiare come se fosse pane, in una scarpetta che raccoglie polvere di morto e capperi, unito ad una composta di agrumi. Sapori intensi, fusi fra loro, che hanno fatto ben iniziare un percorso che è valso il viaggio.

Il Cilento protagonista tra le preparazioni

La preparazione anti spreco per eccellenza è la polpetta. Servita in modo elegante, su un letto di crema al pecorino, con un impasto fatto di pane raffermo, guanciale e carciofi. Si continua con foglie e patate (moderna). Impiattata in modo contemporaneo, pochi bocconi, un gusto unico e inimitabile. Così come davvero speciale è stato il mini calzone fritto e ripieno di baccalà e borragine.

Ma cosa fa un bravo chef cilentano, sicuro di se’, nonostante traspiri umiltà e testa bassa? Propone il risotto. Come fosse una sorta di provocazione e una piccola sfida. Nel gioco della convivialità, dove vince chi fa felice il palato, Vincenzo ha fatto goal, portando a casa un risotto che a dirla alla cilentana “sapeva di poco” nonostante la porzione fosse bella abbondante. Cottura dei chicchi eccellente, sapori autentici e giochi di consistenze. Un piatto piacevole (e piacione) che non è passato inosservato.

Venendo alle pizze, Paolo De Simone, ha dato il meglio. Un tiro al bersaglio centrato: impasto che lascia poco spazio all’immaginazione (e ai commenti). Lo mangi e sei semplicemente felice. Il condimento? Un tuffo nelle mani delle nonne cilentane con tanto di sciusciello e asparagi selvatici. Colori, profumi e sapori in due proposte senza tempo: pizza con uovo strapazzato, asparagi e guanciale; l’altra con impasto ai grani antichi e broccoli, salsiccia, alici e mele annurca.

Il tutto accompagnato da buon vino

La cena è stata accompagnata dai vini della cantina cilentana Cobellis che risultano sempre piacevoli e di leggera beva.

Il dolce ha mostrato la vera indole di Cucolo che ha stupito in un gioco di equilibri e sapori contrastanti con un semi freddo di borragine, grappa, mandorle e fondente.

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