Attualità

Le torri costiere del Cilento, guardiane di un tempo che fu

Le torri costiere del Cilento, antiche sentinelle contro le invasioni saracene. Da Capaccio a Sapri, un viaggio tra storia, architettura e paesaggi mozzafiato.

Redazione Infocilento

16 Agosto 2025

Torre del Telegrafo

Passeggiando lungo la costa che si estende da Capaccio a Sapri, lo sguardo è catturato da imponenti testimonianze di un passato turbolento: le torri costiere. Queste antiche fortificazioni, sparse lungo la litoranea, raccontano storie di incursioni e difese eroiche. Alcune sono state sapientemente restaurate e adattate a nuovi usi, altre sono solo ruderi che resistono al tempo, mentre poche conservano ancora intatta la loro struttura originale.

Le torri nacquero dall’esigenza di proteggere il litorale dalle incursioni che minacciavano il Sud Italia nel XVI e XVII secolo. Fu un periodo di assalti e saccheggi da parte dei corsari e degli arabi, che resero la costa, inclusa quella cilentana, vulnerabile e insicura. Per contrastare questa minaccia, furono costruite queste fortificazioni a circa un miglio di distanza l’una dall’altra, creando una fitta rete di avvistamento. L’iniziativa fu potenziata dal Vicerè don Pietro di Toledo, che ne ordinò la costruzione, e il progetto fu completato dal suo successore, il Vicerè don Parafan de Ribera.

Una rete di difesa capillare

Nel Regno delle Due Sicilie furono realizzate ben 379 torri costiere, di cui 57 nel solo Cilento. Erano di due tipologie principali: le torri cavallare (o di allarme) e le torri di difesa (o guardiole).

Le prime erano affidate a un “torriero” a cavallo, il cui compito era raggiungere a galoppo la postazione militare più vicina per dare l’allarme, suonando incessantemente una campana. Le torri di difesa, invece, erano spesso posizionate in punti più elevati per comunicare a vista con i paesi dell’entroterra.

Come ricordano gli storici Piero Cantalupo e Amedeo La Greca nel loro libro “Storia delle terre del Cilento antico“, i torrieri erano scelti tra veterani o invalidi di guerra. Inizialmente non era richiesta alcuna istruzione, ma a partire dalla metà del XVII secolo si iniziò a prediligere personale che sapesse leggere e scrivere, tanto che gli aspiranti dovevano superare un esame per ottenere una regolare patente.

Oltre ai torrieri, le torri sul mare ospitavano anche i rematori, addetti alla feluca di guardia. Tutto il personale percepiva uno stipendio e viveva a stretto contatto con la postazione, pronto a intervenire in ogni momento. Le pene per chi non compiva il proprio dovere erano severissime, come dimostra la storia del caporale Felice di Lentiscosa, che fu appeso per due ore per aver fatto “mala guardia” alla torre di Capo Palinuro.

Struttura e declino

La struttura tipica di queste fortificazioni era quadrata, con lati di circa 10 metri e un’altezza proporzionata. L’accesso era garantito da un ponte levatoio, mentre le mura lato mare erano dotate di feritoie per gli archibugi.

Le torri di difesa si sviluppavano su tre piani. Il piano terra era adibito a magazzino e stalla per i cavalli, il primo piano ospitava gli alloggi delle guardie e il terzo era riservato all’artiglieria, con colubrine e petriere. Ogni torre era dotata di fornelli per le fumate, usate per segnalare il pericolo.

Con la fine delle invasioni, l’utilità di queste torri venne meno. Le ingenti spese per il loro mantenimento portarono all’abolizione della figura del torriero nel 1722, sostituita da militari di fanteria e, in caso di necessità, dai semplici cittadini. Molte torri furono vendute a privati, alcune sono state abbandonate diventando ruderi, ma tutte, in un modo o nell’altro, continuano a sorvegliare la costa, silenziosi testimoni di un’epoca di grandi pericoli e di grande ingegno.

Iscriviti al canale WhatsApp

Resta sempre aggiornato, iscriviti al canale WhatsApp di InfoCilento

Potrebbe interessarti anche

Lentiscosa, precipita dal balcone di casa: bambino ricoverato in codice rosso

Una caduta da circa quattro metri di altezza a seguito della quale il piccolo ha riportato diverse ferite

Santuario Getsemani, un ritiro spirituale per coppie e singoli

Ritiro spirituale per coppie e singoli al Santuario Getsemani. Dal 29 al 31 agosto, un percorso per riscoprire la fede. Prenotazioni aperte fino a esaurimento posti.

Paura a Casal Velino: incendio all’interno un’abitazione, necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco

Le fiamme sarebbero partite da una pentola lasciata accidentalmente sui fornelli

Chiara Esposito

16/08/2025

Lustra: protocollo d’intesa con la C.M. “Alento Monte Stella” per la costituzione di un ufficio unico per la valutazione d’incidenza

La VINCA serve a valutare gli impatti potenziali di piani, programmi o progetti su siti della Rete Natura 2000, aree protette a livello europeo

Antonio Pagano

16/08/2025

Policastro Bussentino, incendio sui binari: treni cancellati e traffico ferroviario in tilt

Il rogo, che ha colpito le canaline presenti ai margini dei binari, è scoppiato nella tarda mattinata odierna, intorno alle 11:30

Salento: Comune candida a finanziamento la strada “Variante Fasana”

La strada è in evidente stato di ammaloramento e non transitabile in sicurezza dato lo stato critico in cui esso versa.

Antonio Pagano

16/08/2025

Sapri ricorda le vittime del secondo conflitto mondiale

Il sindaco Antonio Gentile, a nome dell'intera amministrazione, ha voluto anche rivolgere un pensiero a quanto sta accadendo sulla striscia di Gaza

Bussentina, 65enne ritrovato senza vita: Carabinieri indagano su un’auto rinvenuta a Policastro

L'auto, una Fiat Panda di colore grigio, è stata ritrovata dai militari all'ingresso di Policastro Bussentino, in una stradina adiacente alla statale 18

Paura a Palinuro: fulmini sfiorano i bagnanti, sei persone sotto osservazione

Una scarica di fulmini ha messo in allarme alcuni bagnanti che si trovavavano lungo il litorale delle Saline

Novi Velia: intitolata al professor Raffaele Angelo Giuliano la centrale idroelettrica

L’intitolazione rappresenta non solo un riconoscimento alla memoria di un uomo e del suo impegno civile, ma anche uno stimolo per la valorizzazione di un bene storico del patrimonio energetico locale

Chiara Esposito

16/08/2025

Tragico Ferragosto nel basso Cilento, due morti e diversi feriti

Una giornata, quella di Ferragosto, funestato da due tragiche morti e da numerosi incidenti nel basso Cilento

Torna alla home