La Commissione incarichi direttivi del Consiglio superiore della magistratura ha designato all’unanimità Giuseppe Borrelli, attuale Procuratore capo di Salerno, come nuovo Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria. Il magistrato, 65 anni, assumerà la guida della Procura calabrese, rimasta vacante dal 2024, dopo il trasferimento del collega Giovanni Bombardieri a Torino.
La formalizzazione dell’incarico è ora attesa dal plenum dell’organo di autogoverno dei magistrati. Per Borrelli, questa nomina segna un ritorno in Calabria, dove aveva già ricoperto il ruolo di aggiunto a Catanzaro nel 2014, prima di rientrare a Napoli come coordinatore della Direzione Distrettuale Antimafia.
L’impegno e la riorganizzazione: il quinquennio di Borrelli a Salerno
I cinque anni trascorsi negli uffici di Salerno sono stati per il Procuratore Borrelli una “sfida importante”.
Durante il suo incarico a Salerno, Giuseppe Borrelli ha ripreso in mano il fascicolo sull’omicidio Vassallo, un caso complesso che ha richiesto anni di lavoro per arrivare ad una possibile soluzione. È stato tra i primi procuratori della Repubblica a condurre indagini e primi arresti sul fenomeno del “click day”, ovvero il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina tramite la realizzazione di pratiche fasulle.
Altro fronte cruciale del suo impegno è stata la sicurezza al porto di Salerno, con “pressanti e continue richieste per dotare l’area di strumentazioni d’avanguardia per il controllo delle merci in arrivo e in partenza”. Ha inoltre indagato su casi significativi come i rifiuti provenienti dalla Tunisia e il loro incendio a Persano.
E poi la sua procura ha avviato diverse inchieste hanno sulla pubblica amministrazione, coinvolgendo il Comune di Salerno, la Provincia e il cosiddetto “sistema Cilento“, con l’arresto del politico Franco Alfieri.