Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, non ha nascosto la sua profonda amarezza per le recenti dinamiche politiche in Campania. Intervenendo nel programma televisivo L’Aria che tira su La7, De Luca ha commentato con toni critici la presentazione della candidatura di Roberto Fico, alla presenza di Giuseppe Conte. Un evento che, a suo dire, rappresenta una “fuga in avanti” e tradisce un accordo preliminare.
La delusione per la candidatura di Fico
La presentazione di Fico a Napoli ha suscitato una reazione forte e visibilmente scossa da parte di De Luca, il quale ha ammesso di essersi “commosso” nell’ascoltare l’annuncio. La sua critica non riguarda tanto la persona, quanto il metodo utilizzato. De Luca ha sottolineato un’intesa precedente, secondo cui si sarebbe dovuto discutere prima dei programmi e solo in un secondo momento dei nomi. L’annuncio della candidatura di Fico è stato percepito come un’azione unilaterale.
“Se il buongiorno si vede dal mattino allora buonanotte.”
L’accoglienza di Fico a Napoli è stata commentata con ironia, con De Luca che ha affermato: “Ho visto che è arrivato e ci ha illuminato di immenso”. Una frase che sembra voler sottolineare l’assenza di un vero dialogo e l’improvvisa decisione calata dall’alto.
Lo scontro con il Pd e l’assenza alla Festa dell’Unità
Oltre alla questione della candidatura a Napoli, Vincenzo De Luca ha espresso il suo disappunto anche nei confronti del Partito Democratico. Il presidente campano ha infatti rivelato di non essere stato invitato alla Festa dell’Unità, un fatto che ha interpretato come un gesto di “cafoneria”. Questa dichiarazione evidenzia la crescente frizione tra De Luca e il suo partito di appartenenza.
Il governatore ha ribadito l’importanza di un confronto sostanziale sui contenuti:
“Sono ancora in attesa dei programmi altrimenti è politica politicante.”
Questa frase riassume la sua posizione: la politica, secondo De Luca, non deve essere un mero gioco di nomi e candidature, ma deve basarsi su un’analisi approfondita dei problemi e su un impegno concreto per la loro risoluzione. La mancanza di un piano d’azione condiviso rischia di trasformare l’azione politica in un esercizio sterile e fine a sé stesso.